Hai un progetto che accarezzi da tempo o forse solo da oggi?

Se la risposta è sì sei già a metà strada per gustare la gioia e l’orgoglio della sua realizzazione.

Desiderare, tendere verso un obiettivo è nella nostra natura: siamo esseri con una mente progettuale che ci spinge a migliorare, sperimentare, diventare noi stessi, unici ed irripetibili anche  e attraverso le imprese personali e di vita che facciamo.

Da piccoli è facile perché tutto ha il sapore del gioco.

I bambini si buttano nelle novità e, spinti da una forza prorompente, si cimentano in tutto quanto di nuovo e stimolante trovano, vedono, sentono.

Da grandi le cose si complicano un po’ a causa del timore del fallimento, condizionamenti, bassa autostima, scuse che la mente accampa a volte solo per pigrizia. E abbandoniamo progetti, sogni, desideri di una vita. Così, semplicemente, per motivi vaghi, per stanchezza o perché GLI ALTRI SI ASPETTANO ALTRO DA NOI.

A volte, siamo noi stessi a non credere; ed è proprio questo, essenzialmente questo, che fa fallire o mai iniziare.

Ognuno di noi ha talenti e doni innati; da questi “sgorgano” progetti e desideri che sono certamente validi e logici perché nati dalla parte più vera e realistica di noi stessi.

Ma, il famigerato ma, si insinua subdolo nella zona raziocinante della mente e a colpi sottili ma costanti abbatte convinzioni, impulsi, credibilità a quello che desideriamo fare.

E il “bello” è che neppure ce ne accorgiamo!

Ci ritroviamo così, dopo del tempo o coincidenze che ci fanno ripensare a ciò che desideriamo da tanto, con una sensazione di incompiuto, irrealizzato, perso.

“Niente muore se lo si guarda dal verso giusto”.

Ciò che desideri è ancora “caldo” dentro di te e ti sta aspettando.

Il momento giusto per realizzarlo è ADESSO.

Per molti, il progetto di una vita è ESSERE FELICI, nel senso di fare il lavoro che piace, amare ed essere ricambiati e, non per ultimo, stare bene nel proprio corpo.

Sembrano tanti desideri ma, in realtà, è un tutt’uno. Una dimensione di affermazione lavorativa, personale e sociale è LA STESSA COSA per la mente ed il corpo. E’ quella “cosa” che si chiama AMORE e si estrinseca in tutti i settori della nostra essenza umana.

Nella mia esperienza di nutrizionista, ho notato che molte persone sanno adoperarsi per gli altri (famiglia, colleghi, amici), si impegnano nel lavoro e mettono DA PARTE LE PERSONALI ESIGENZE per gli altri.

Si ritrovano così scarichi, con poco tempo/voglia di pensare a sé e con un corpo (e l’interiorità tutta) trascurato e una insoddisfazione latente verso sé stessi.

Questo non è il progetto di felicità che è scritto nel nostro destino di esseri umani. Questo è un processo distorto di amore verso gli altri che è stato insegnato, tramandato, a volte imposto.

Nessuno può essere felice e libero di realizzarsi se deve mettersi in secondo piano.

So che molti pensano che “si deve fare” altrimenti si risulta poco amorevoli, egoisti.

Eppure è vero il contrario: le persone di successo, gli illuminati, coloro che sanno dare amore puro (ossia senza la pretesa del ritorno) sono quelle che per prime sono realizzate e compiute.

Perché stanno bene, sono centrate ed equilibrate e non hanno bisogno di “stampelle” emotive per andare avanti.

La domanda è: come fare per essere equilibrati, centrati, capaci di realizzare il proprio personale percorso con soddisfazione nonostante gli intoppi, le difficoltà, le paure e tutti i problemi che possono sorgere?

La risposta è sempre personale, diversa per ognuno e dipende da chi sei e da cosa vuoi. Ma sempre, sempre, la trovi (la tua risposta personale) se STAI BENE e ACCETTI E ACCOGLI chi sei.

Quindi devi cominciare da te. Gli altri non lo possono fare al posto tuo. Loro, gli altri, sono impegnati a trovare la LORO formula che NON E’ la tua.

Cominciare da te non significare non essere presente agli altri, anzi!

Donare, aiutare, coinvolgere e essere presente è già una risposta alla domanda di come essere appagato.

MA NON DEVE ESSERE il modo per DIMENTICARTI DI TE.

Mi spiego: quando inizi a pensare a cosa ti serve e a prenderti cura di ciò che ti fa stare bene, diventi anche DISPONIBILE verso gli altri in MODO AUTENTICO , SPONTANEO, esattamente come la tua natura ti spinge a fare.

Cosa ne dici?

Si può iniziare questo cammino nella tua direzione?

C’è una sola risposta che ti suggerisco, ed è SI.

Te lo meriti, lo meritano le persone che ti sono vicine, lo merita la tua vita, i tuoi progetti di benessere che, con pazienza, ti aspettano.

BATTEZZALI CON IL NOME DI SUCCESSO!

Io posso aiutarti per lo start up ossia per iniziare a trovare la modalità che dà un vero sprint energetico a corpo e mente e che ti farà svegliare al mattino con l’energia che ti serve; che ti fa osservare il tuo corpo con rinnovato interesse e orgoglio. Per quello che, il tuo corpo, può fare e diventare.

Il primo passo è LA PULIZIA; eliminare il superfluo, l’eccesso, quello che non serve insomma.

Non ti serve mangiare troppo, troppi dolci o troppi cibi consolatori, quelli che, sai, utilizzi come viatico per non pensare, per dimenticare, per ingannare il tuo dentro.

E sono sempre gli stessi alimenti che scegli quando sei un po’ giù e vuoi consolarti (caramelle? Cioccolato? Biscotti? Patatine? Pizzette? Alcolici? Andrei avanti ma hai capito perfettamente).

Bene, prendili e, almeno idealmente, buttali via. Fai il gesto, serve ed è liberatorio.

NON HAI BISOGNO!

Poi programmare la tua giornata alimentare e di vita con un sorriso e convinzione. Come se fosse il tuo lavoro, come se fosse il tuo scopo, come se fosse ciò che sei chiamato a fare.

Primo passo: pianifica la colazione, il pranzo e la cena con cura “scientifica” ossia pensa e attua un piano alimentare come se tu fossi un esperto:

  • colazione abbondante con cibi non confezionati (biscotti, brioche, cereali arricchiti ecc) e scegli pane integrale o di farine non raffinate; composte di frutta, frutta secca, fiocchi di cereali integrali. Frutta fresca di stagione, prodotti come latte o yogurt vegetali o, ancora, abbinamenti non convenzionali ma ideali per partire bene come pesce o uova + verdure
  • pranzo: vario e alternato nella composizione. Scegli primi piatti con prodotti non raffinati e di grani antichi (pasta integrale, pasta di grano saraceno, pasta di canapa o di legumi; quinoa, grano saraceno, miglio, amaranto) conditi con verdure, olio da crudo e, se ti va, una spolverata di pecorino e spezie. Alterna i primi ai secondi con contorno in base al tuo gusto.
  • spuntino: spezza la fame con gusto e semplicità. Dedicati a cibi salva vita come noci, frutta fresca di stagione o, se hai più appetito e sei fisicamente attivo, anche un toast sempre con pane non raffinato. Evita certamente gli affettati, i formaggi vaccini e i gli alimenti consolatori, vuoti e molto calori, come cracker taralli, patatine e snack vari
  • cena: coccolati con cibi anti-infiammatori e basici come le verdure di stagione in tutte le versioni e le modalità che preferisci; il legumi o un piccolo secondo. Mangiare poco la sera ti dona lucidità mentale, pulizia del corpo e innesca il processo di auto-riparazione cellulare. Se ti alimenti correttamente nell’arco della giornata e hai dedicato il tuo tempo ad opere che ti riguardano e che ti hanno dato soddisfazione, a cena non hai bisogno del cibo come ; ma del bello della famiglia, delle persone che ami o semplicemente di un buon libro, sempre amico, e di quello che ti piace fare.

Secondo passo: scrivi, dichiara il tuo obiettivo di salute e benessere con una sorta di diario dove annoti cosa mangi, le scelte alternate e varie ogni giorno; gli effetti che vedi nel tuo corpo e anche le risposte mentali alla fatica, allo stress. Come i tuoi organi (principalmente stomaco, intestino ma anche pelle, umore, energia per fare) rispondono al programma alimentare che ti sei messo in testa di seguire PER STARE BENE.

Non temere di sbagliare; se hai dubbi, scrivimi o contattami. Ti aiuterò a correggere, eventualmente, il tiro

Terzo passo: trova il tempo (anche 15/30 minuti al giorno) per passeggiare nella natura.

Stai all’aria aperta. Ne hai BISOGNO, ne abbiamo bisogno.

Un bisogno antico di vicinanza con gli elementi che formano la Natura e il tuo corpo; chimicamente e ancestralmente sono gli stessi.

Quando passeggi fra alberi e fiori li riconosci, ti identifichi e ti ridimensionano.

Verso quello che sei, semplice e complesso, giovane e antico, fiero e forte e delicato.

Una costante dualità.

Che è la tua, la nostra la natura e quella di tutto il Creato.

Non c’è distacco da quello che c’è fuori e da quello che c’è dentro di te.

Entrare in comunione anche solo con una camminata ti schiarisce idee e intenti.

Fallo. Ti fa bene. Permetti inoltre alla luce solare di fissare la Vitamina D. Preziosa per il sistema scheletrico ma anche neuromuscolare.

Quarto passo: dopo la preparazione che ti ho suggerito, lascia che il tuo progetto, quello che hai sempre voluto, desiderato, anche solo immaginato, venga a galla.

 

NON GIUDICARLO, osservalo e basta, senti l’effetto che fa.

SENTI L’EMOZIONE che ti crea.

ASCOLTA i dettagli, le origini della sua nascita; gli IMPULSI che provoca E ACCOGLILO.

RESPIRA L’EFFETTO CHE SORTISCE in te e SII GRATO/A  per quello che provi.

E’ prezioso, raro e infinitamente vero.

SEI TU.

PROPRIO TU.

Il tuo progetto, il sogno che hai, inizia a prendere forma; ad avere un nome.

Ora puoi adoperarti per realizzarlo.

Hai la fibra, la struttura per poterlo fare.

Perché sei centrato/a.

Perché sei in equilibrio.

Perché lo riconosci.

Perché sei consapevole di AVERE un progetto che ha la sostanza dei tuoi desideri.

Lo puoi fare.

Ora.

Perché sei  libero/a dal superfluo. Da quello che non serve.

Ora puoi studiare come fare.

Per realizzare il progetto che hai in testa. Ora, adesso, è il momento per farlo.

Ci saranno ostacoli da superare?. Probabile.

Ci saranno nuovi timori da gestire?. E’ quasi certo.

Ci saranno voci contrarie?. Forse, ma saranno deboli.

Ci vorrà del tempo per realizzare quello che vuoi?. Dipende!

INIZIA.

Il resto verrà. Arriva sempre. E dipende da come ti fai trovare.

Decisamente meglio farsi trovare pronti!

Ti ho dato un piccolo spunto per farti trovare pronto.

Ma chissà quante idee hai, diverse e migliori delle mie.

Le aspetto; aspetto le tue idee da affiancare alle mie.

Per diventare migliore.

Per aiutare anche gli altri ad essere migliori.

Perché i progetti che abbiamo nella testa hanno il diritto sacrosanto di essere realizzati.

Inviami, per il beneficio di tutti, la tua idea.

Quello che pensi possa servire. Che ti è stato di aiuto per realizzare e diventare ciò che sei.

Anche se pensi sia poco.

Anche se non credi possa essere utile.

LO E’.

Non ho dubbi.

Non averne tu.

Tutti ti ringrazieranno. Forse in silenzio.

Ma tu, fai sentire la tua voce.

Invia un commento.

Aspettati risposte.

Meraviglie e sorprese.

Tutto inizia cosi.

BATTEZZA, DA SUBITO, IL TUO PROGETTO CON IL NOME DI SUCCESSO.

ASPETTO LA TUA TESTIMONIANZA. QUALUNQUE ESSA SIA

E Ricorda:

VA GIA’ TUTTO BENE

Vi aspetto. La prossima settimana

Io ci sarò.

Grazie

Valentina Cutri