HO UNA FRASE CHE MI DANZA NELLA TESTA
“STA ZITTO O DI’ QUALCOSA MIGLIORE DEL SILENZIO”
(Pitagora)
Dopo la calma e il ritiro imposti dalla quarantena, la bagarre di chiacchiere, ipotesi, accuse e chissà cos’altro ingolfano il territorio e le menti nazionali.
Tutti che dicono tutto; tuttologi del sapere cosa è giusto e cosa no, cosa bisogna fare e quando farlo.
In politica siamo abituati a vedere queste scenette, forse anche nei social e media vari. Ma dopo il silenzio imposto, il ritorno alle urla sterili fa troppo rumore. Fa male ai nostri neuroni, confonde, irrita e mette a dura prova la nostra volontà di mantenere calma e direzione.
E’ primavera, il “bello del mondo” si mostra elegante, fiero, perfetto.
In silenzio, senza fare rumore.
Così come la “vera verità” che non si agita, non alza i toni ma si deposita silenziosa dentro di noi per divenire consapevolezza, presa di coscienza; realtà.
Arriva un momento preciso in cui capisci davvero qualcosa. E’ un attimo, fulmineo ma così chiaro che non ti serve altro. SAI CHE E’ COSI’.
Questi lampi sono rari anche perché il disturbo, il rumore di fondo dentro e fuori la nostra testa è incessante.
Eppure è nel silenzio che dimora la saggezza, la risposta che aspettiamo.
E’ nella riservatezza che si svela il nostro intimo; è nella quiete che i desideri si fanno vedere e parlano la nostra lingua.
La seduzione in tutte le sue sfumature si fonda prima sull’immaginazione silenziosa; poi osserva e ascolta.
Lo sanno bene i timidi.
La timidezza non è un “guasto del sistema” ma direi una virtù (anche se, ahimè, poco riconosciuta).
Il timido è conscio della propria fragilità e non si cela dietro la tracotanza o l’arroganza.
Il timido sa quando fare spazio all’altro e ne riconosce l’unicità.
Quando tace e lascia parlare e ascolta, dichiara l’apprezzamento dell’unicità dell’altro.
Non sa tutto lui.
Ascolta, in silenzio e aspetta, valuta, davvero, se è il caso di dire qualcosa o lasciare che il silenzio consolidi quanto appena dichiarato dall’altro.
Regalandogli il piacere della sua dichiarazione. Della sua rivelazione.
Nel silenzio si possono cogliere le parti più nascoste e vere della vita.
Non sei obbligato a parlare, a dire necessariamente la tua se non “senti” di doverlo fare.
Sei obbligato però a difenderti dalle ondate devianti (e terrorizzanti) che ti arrivano su argomenti che ti interessano.
Lo sai? Una tecnica molto usata per accalappiare le masse è quella di incutere paura. Così facendo rendi “mansueti” gli altri che, così, saranno più facilmente manipolabili, influenzabili; chi ha paura si fa guidare o si paralizza. Se si tratta di soldi, business, la manovra è sempre la promessa di risoluzione, di terra promessa.
Per quanto mi riguarda, sto assistendo ad un preoccupante “giro del fumo” sulle diete post COVID-19, in coincidenza del periodo caldo ossia quello della famigerata “prova costume”.
Ho visto e letto e sentito di tutto; ma poco di delicato e rispettoso verso l’unicità e la segretezza dell’altro.
Si parla di tecniche di dimagrimento, di strategie usa e getta, valide per poco tempo e chi ci riesce ci riesce, gli altri amen.
Si discute (spesso urlando) su chi ha ragione circa scuole di pensiero tra integralisti della dieta mediterranea, clinici di vecchia data, quelli della dieta X o Y, vegetariani o vegani estremi (parlo degli estremisti “talebani” sordi a tutto) che vogliono salvare pianeta e animali e se non lo fai sentiti in colpa.
Poi ci sono i divulgatori di teorie vecchie come il mondo ma rivisitate e ribattezzate con il loro nome così, il fantomatico nome, appare ovunque.
I migliori (nel senso di peggiori dispensatori di consigli) sono quelli che affermano SENZA OMBRA DI DUBBIO che per dimagrire devi solo mangiare poco; che sei uno senza volontà se non ci riesci.
Che loro lo sanno perché ingrassi e non dimagrisci, quasi sarcastici, e che solo il rigore e la rinuncia possono fare qualcosa.
E ti fanno sentire inadeguato, inaccettato; il mondo dei vincenti è fatto da magri, dicono.
Lo fanno anche i Vip, sbandierano senza pudore la loro dieta (fa niente se sono attori, cantanti, calciatori, chef) miracolosa. Che funziona.
Perfetti testimonial; infatti loro sono magri (ancora più magri), famosi e ricchi.
Basta questo ad attirare le masse. Basta e avanza.
Il mercato delle diete non conosce quarantena; non conosce silenzio. Anzi! La quarantena si è rivelata una fonte inattesa di guadagno.
Non voleva essere un banco di accusa, ma la posta in gioco è troppo alta e, qui, non si può tacere.
Non posso farlo perché riguarda la salute, l’affermazione e l’autostima delle persone.
Non posso farlo perché parliamo della vita della gente, tutta la loro vita, che ruota proprio sull’accettazione di sé stessi e che passa attraverso gli occhi (e le parole) degli altri.
Non posso farlo perché ho fatto una promessa a me stessa ai miei assistiti: la mia missione è il benessere altrui e quello che le persone fanno per raggiungere la promessa di dimagrire quando sono in difficoltà, è una ferita nel corpo e nell’anima.
Quello che posso fare e dire, senza urlare ma con la pacatezza di chi ha chiaro l’obiettivo altruistico, è che ci vuole “scienza e coscienza” per raggiungere gli obiettivi. In tutti i settori.
Voglio dire che nessuno può sapere cosa va bene PER TE se non ti ascolta attentamente, se non sa chi sei, cosa sei e chi eri.
Che è un difetto di interpretazione pensare che tu possa essere come il precedente caso e che quello che ha funzionato per qualcun altro sia valido anche per te. Neppure se fosse tuo gemello funziona così.
Che è immorale dirti che basta rinunciare a quello che ti piace per un mese o che devi sfiancarti di sport o che basta bere di più o digiunare per una settimana.
Che è pericoloso per il biosistema uomo perdere tanti chilogrammi in poco tempo o mangiare sempre e solo le stesse cose (mi viene in mente la diffusissima dieta iperproteica).
Che è senza fondamento scientifico credere di potere trasformare te stesso con integratori o prodotti erboristici.
Che quello che sei è prezioso e che quello che vuoi dipende da quanto curi e difendi quello che hai in dotazione.
Che il tuo corpo, anche se non ti piace, anche se sei in sovrappeso, anche se continui ad accusare qualche parte di te che non ti piace, ne sa molto di più di chi ti promette mari e monti.
Solo che non sai decodificare quello che il tuo corpo e la tua natura unica di essere umano, può fare per farti sentire bene e in forma.
QUESTO E’ QUELLO CHE DEVE FARE UN ADDETTO AI LAVORI!
Insieme alla competenza, all’esperienza e alla REALE spinta verso la ricerca PERSONALIZZATA del piano alimentare e comportamentale per ognuno.
Vero, ci sono norme e atteggiamenti base che valgono per tutti gli umani.
Ne abbiamo parlato nei precedenti articoli.
Sono validi.
E’ vero che alcuni cibi confezionati, raffinati, processati nuocciono a tutti.
E’ vero che bere poco, mangiare molti zuccheri e troppe proteine animali impattano nel processo infiammatorio acuto e cronico.
E’ vero che la sedentarietà ha effetti sul peso, le facoltà mentali, l’elasticità corporea.
E’ vero che ci vuole disciplina e volontà per raggiungere i risultati (ma questo vale per tutto).
Ed è vero che gli orari dei pasti ha la sua importanza a livello metabolico.
Ma questo è il substrato da cui partire.
Va bene per tutti ed è la rampa di lancio ossia la regola base per partire.
Ma è il volo, il percorso, quello che porta a destinazione (il risultato sperato).
E QUESTO AVVIENE SOLO SE SI INDIVIDUA PER CIASCUNO LA ROTTA GIUSTA.
Altrimenti rischi di sbagliare destinazione.
Ed ottenere ciò che non vuoi (spesso perdita di peso che dura poco; ciò che si è perso viene recuperato, con gli interessi, in poco tempo; oppure frustrazione per il mancato raggiungimento del desiderato).
Dietro ogni successo c’è sempre un percorso ben pianificato e architettato.
Anche il colpo di fortuna che pare una magia piovuta dal cielo, arriva quando il soggetto è pronto per riceverlo. Altrimenti neppure se ne accorgerebbe; non lo riconoscerebbe.
Non si può improvvisare un lavoro importante; sono certa che voi, nel vostro lavoro o nelle faccende che vi riguardano, impegnate tempo, energia e mente per studiare cosa e come farli. Magari chiedete pareri altrui, vi documentate e tenete a mente come hanno fatto gli altri; ma state lì, a pensarci, ad investire tempo ed energia per capire il modo migliore per fare.
Anche il tuo corpo, il tuo volere tornare in forma e stare bene richiede e merita tutto questo.
Il corpo umano, il benessere psicofisico, la vita che volete richiede questo e ben altre attenzioni.
Tutta la cura che puoi immaginare deve essere dedicata a capire come fare e chi ti può aiutare. Senza sconti, senza sensazionalismi, senza chiasso.
Decidi chi sei e cosa vuoi. In silenzio, dentro di te.
Poi fatti sentire. Arriverà la persona e la giusta occasione.
Facci caso. Funziona sempre così.
Dal silenzio emerge la risposta. Mai dal rumore forte
Comunque sia:
VA GIA’ TUTTO BENE
Vi aspetto. La prossima settimana
Io ci sarò.
Grazie
Cara Valentina, sei molto brava nei tuoi articoli dimostrando che tu conosci molto bene il tuo gregge…nel periodo di chiusura…mi sono sbizzarrire con pizze, torte..pasta fresca fatta a mano usando solo farine integrali..tranne qualche sgarro, confesso, sono stata abbastanza brava, ma aimè kg 3,5 in più ci sono tutti depositati sula pancia. Causa mancanza di passeggiate. Ieri fatto 8 km perso 1kg. Tutto sta nel movimento per me. Per farmi arrabbiare il figlio Walter ha lavorato da casa mangiando antipasto,1 120 pasta, 2 pesce o carne in quantità, contorno ,frutta,dolce…e spuntini mezzogiorno e sera per 2 mesi NON HA MESSO 1 GRAMMO….dimenticavo colazione..tanti baci e abbracci ora si riprende e vedrai che figurino…
Capisco cara. Non deve essere stato facile ma sono certa che hai già in mente come fare. È una tua caratteristica trovare la soluzione. Quella giusta per te.
Complimenti!
Ricambio gli abbracci che,evviva, non sono più virtuali ?
Cara Vale come dici te c’è in giro tanta gente che prescrive diete già pre-impostate per tutti.E non è così che funzione ahimè.Tutti o quasi come pecore le seguono,dimagriscono certo ma poi i kg persi li rimettono in un soffio….Ho imparato sulla mia pelle che ci vuole pazienza.Ho seguito e seguo i tuoi consigli e funzionano!!Quindi gente diffidate dai “falsi miti”!!!Meglio essere agnelli che pecore!!!
Parole forti ma vere Stefania.
Grazie per la tua testimonianza
Ma quante e belle parole, hai il dono di leggere nei silenzi e nelle lontananze delle persone ?
Grazie per avermi abbracciata con questo messaggio…
Ci rivedremo presto ?
Grazie Stefania. Spero davvero di rivederti presto a abbracciarti
Cara Vale io penso che soprattutto ci dovrebbero insegnare che: va bene così come sei, perché sei unica/o. A cominciare già dalla scuola primaria, devono consegnarci le chiavi per accendere le nostre coscienze, per liberare i nostri pensieri e farci “riconoscere” perché noi già ci conosciamo. E hai ragione…nel silenzio, non nel chiasso che stordisce e anestetizza ogni nostro tentativo di essere e rimanere unici, anche se ciò porta e comporta fatica e un’imperitura sensazione di isolamento.
Infine credo che per il silenzio serva il Coraggio.
Grazie. Lau
Hai ragione. Dovrebbe essere materia scolastica. Crescere con autostima e pazienza verso se’ e gli altri.
Sarebbe un mondo migliore
Grazie Laura
Come al solito colpisci nel centro del bersaglio. Le tue osservazioni sono sempre ben argomentate e curate, difficili da confutare. Ma… idea.. perché non scrivi un libro?
Ivan
Ivan, hai fatto centro!
Tra i miei progetti che intendo “battezzare cone successo” c’è proprio un libro. Avrà una trama speciale perché parlerà di voi e di noi, di come insieme siamo evolutivi e diventati consapevoli. Divertendoci e diventando migliori.
Grazie in anticipo
Articolo dopo articolo lo confermi sempre, SEI MAGNIFICA!!! ❤️
Con il lavoro che svolgo ho riscoperto il valore del silenzio, ne necessito. A fine giornata ho bisogno di tempo per me in silenzio senza nessun rumore, e da quel silenzio che per molti può risultare “assordante” io ritrovo me stessa e posso finalmente ascoltare tutto quello il mio corpo ha da dirmi e ritrovare la pace.
È uno dei tuoi preziosi insegnamenti, ascoltare sempre il nostro corpo e noi stessi. ❤️
Io ho imparato a metterlo in pratica con il tempo ?.
Un abbraccio grande cara.
Alla prossima, ci sarò ?
Grazie Veronica. La tua costanza e determinazione sono davvero il segreto del tuo successo
Brava!?
Vale…lasci senza parole … Parole intense,piene le tue…parole vere e autentiche che ,per chi ha la fortuna di frequentarti, sono parole che trovano corrispondenza e concretezza sia nel tuo modo di lavorare sia nel tuo modo di vivere la vita.Ti saluto con le parole di Emanuela Mancino,docente universitaria in Bicocca :”Lo sguardo che ascolta in silenzio è rispetto per qualcosa che reclama il suo posto ancora nell’anima prima che nel mondo”.Ti voglio bene e ti ammiro tanto. Anto
Grazie Antonio.
Ora sei tu a lasciarmi senza parole.
Grazie
Cara Valentina, hai ragione, gli stereotipi che in qualche modo vogliono imporre fanno venire qualche senso di colpa…. puntando proprio sulla debolezza del senso di inadeguatezza… meno male che ci sei tu che togli queste colpe e le trasformi in energia positiva… poche persone sono come te! E conoscerti è una fortuna!
Grazie Tatiana.
Siete voi che ispirate i.miei scritti ed il mio lavoro.
Siamo un tutt’ uno. La fortuna è reciproca ?
Ciao cara Vale, Grazie delle tue intense valutazioni e del tuo splendido lavoro. Sai che per me il silenzio è ascolto, è attesa, è pensiero, è qualcosa che ogni giorno andrebbe trovato e assaporato per riscoprire la bellezza di ascoltarsi e rigenerarsi. Nel silenzio si ascoltano rumori, suoni, a volte vicini, a volte lontani, ma sono sensazioni che si possono provare solo fermandosi un attimo, in un tempo nostro, in uno spazio dove ricerchiamo la pace interiore, e riusciamo a riascoltare cosa ci dice il nostro corpo e la nostra mente. A volte siamo talmente presi dal correre che non riusciamo ad accorgerci che la velocità ci fa dimenticare che noi abbiamo bisogno di lentezza, di fermarci ad ascoltare nel silenzio l’altro, senza fretta, con il piacere di farlo, nel prezioso tempo che la vita ci dona. Che dire ancora, una cosa te la dico con tutto il cuore: TI VOGLIO BENE e UN GRANDE ABBRACCIO. fe
Grazie Ferdy.
Concordo pienamente con quanto scrivi e pensi.
Siamo anime connesse anche e proprio nel silenzio.
Grazie dal cuore
Cogli sempre nel segno.
La tua professionalità vive in ogni gesto, in ogni attenzione per le persone che aiuti, nell’ascolto delle esigenze nascoste dietro frasi non dette.
Un Grazie Immenso Alessandro
Grazie Alessandro. Mi dai forza