Dieta e dimagrimento per l’estate: come avere un corpo armonico? I consigli della dietista

Ci siamo, è estate, e il dilemma amletico sulla forma fisica ideale si ripresenta, puntale.
Non te lo puoi dimenticare: TV, giornali, radio, negozi, siti web, tutti i canali di comunicazione ti ricordano che è ora di rimettersi in forma.
Non solo! Siediti comodo in un bar (ora che si può) e ascolta, con discrezione, le chiacchiere di chi ti è accanto. Sette volte su dieci viene fuori il discorso dieta, allenamento e tecniche per dimagrire.

Lo so, non è etico ascoltare i discorsi altrui ma è luogo comune parlare a voce alta, incuranti di chi è vicino. E poi, lo ammetto, le mie orecchie captano questo argomento ovunque mi trovo (il supermercato è il mio preferito): chiamala deformazione professionale ma alla fine mi è molto utile perché così, oltre a quello che sento direttamente quando lavoro, ho il polso dei desideri/bisogni della gente. Ed essere magri è in pole position tra questi.

Più della metà degli italiani cambierebbe qualcosa di sé; in particolare ridurrebbe volentieri il girovita, molti, per lo più donne, farebbero a meno di centimetri sulle cosce e sui glutei, altri ancora sognano un corpo completamente diverso.
Gira e rigira l’immagine, quello che mostriamo agli altri, non è esente dalla composizione corporea.
A parte le esagerazioni e la ricerca ossessiva della perfezione, presentarsi bene, in forma, è giusto e doveroso.

Ma cosa vuol dire essere belli e magri?

Per davvero intendo!
Tutti noi siamo attirati dal “bello” che non significa stereotipi o standard commerciali imposti dalla moda. No, parlo, del bello per antonomasia, ossia quello dichiarato dalla famosa frase di F. Dostoevskij “la bellezza salverà il mondo” che fonda, a mio avviso, il concetto sull’armonioso impatto visivo.
Reputiamo bella la Natura nelle sue stupefacenti manifestazioni, o un quadro o una melodia perché, nell’insieme, sprigionano armonia nelle forme, nelle note, nella loro essenza stessa.
L’armonia non coincide con la perfezione. Spesso quello che viene definito “difetto” rimanda invece all’unicità. Pensate all’antica arte giapponese che, per riparare qualcosa di rotto (disarmonico), inserisce lievi colate d’oro ottenendo alla fine un pezzo incredibilmente bello e inedito (armonico).

O ancora, un neo può essere visto come un difetto o un vezzo delizioso. Dipende sempre dall’osservatore e dai canoni estetici personali.
Ma quello che vediamo, per essere reputato bello o almeno gradevole, deve essere armonioso. Sono stati fatti svariati test per stabilire quale viso fosse ritenuto bello.
Ha vinto quello che rispetta una precisa formula: la distanza tra gli occhi e quella tra bocca e naso deve rispettare una precisa distanza. Quindi non la bocca necessariamente carnosa o il nasino all’insù; ma la distanza tra gli organi di senso che, nell’insieme e grazie alla giusta spaziatura, conferiscono armonia all’intero viso.

I corpi femminili e maschili più graditi risultano quelli che rispondono a precise proporzioni tra le parti e che disegnano curve e linee armoniche. Il codice dell’attrazione verso una persona o un oggetto si basa sull’armonia.
Anche in campo medico si usano formule per definire se un soggetto è normopeso (armonico) o sovrappeso (disarmonico), se è in salute (armonico) o a rischio patologia (disarmonico).

Per esempio la circonferenza addominale è determinante per stabilire i fattori di rischio delle più comuni patologie occidentali come diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipercolesterolemia e anche tumore.
Un girovita superiore a 80 cm nelle donne e 95 cm per gli uomini è un reale fattore di rischio. Le donne “fatte bene” dovrebbero avere un rapporto vita/fianchi pari a 0,6 cm.

Il grasso viscerale (ossia quello stoccato nella pancia) è il vero responsabile dei rischi.

Anche le persone considerate magre, ossia con un peso adeguato, se hanno la pancia rischiano. Non è il peso, quindi, il sorvegliato speciale, ma la pancia! Non esattamente il peso ma i centimetri che disegnano l’addome che, alla fine, esprimono armonia.
Va da sé che chilogrammi in più rispetto alla proprio corporatura sono altrettanto pericolosi e chi è in sovrappeso ha comunque un addome pronunciato.

Ancora una volta vince l’armonia: i numeri, le formule, i rapporti numerici sono stati creati per riassumere la forma fisica ideale per stare bene, senza eccessi né difetti, senza esagerazioni ma neppure i suoi opposti. Tutto nei punti giusti=armonia. Bello e sano vuol dire ARMONICO.
Questo però difficilmente viene spiegato e dichiarato. Si parla e si legge, infatti, di modalità per “bruciare i grassi”, tecniche per “ridurre le calorie ingerite”, segreti per “non sentire la fame e rinunciare ai grassi, agli zuccheri, alle cattive abitudini”. Ma anche astuzie per accelerare il metabolismo con certi cibi e bevande precisi e, immancabili, prodotti miracolosi.
Niente di  tutto questo parla di armonia e, ancora meno, funziona in modo duraturo conservando salute ed equilibrio mentale.

Io ci leggo una forma di inganno verso il desiderio di ottenere una reale perdita di peso. Le persone tendono a credere quando desiderano veramente qualcosa ma non sanno come fare. Per questo, in questa stagione, fioriscono promesse e sedicenti guru della dieta. Anche gli studi scientifici a volte stupiscono. Curioso ed inquietante uno pubblicato su Nature Medicine. Si sta mettendo a punto una pillola che fa credere all’organismo di avere già mangiato. In altre parole, un escamotage per ingannare l’organismo facendogli credere di avere già consumato il pasto. Un pasto immaginario insomma. Al momento il tutto è in sperimentazione sui topi.

Se c’è qualcuno che non puoi prendere in giro è proprio l’organismo. Biologicamente, non eticamente, è creato per vivere e riprodursi. Ha in sé un codice comportamentale che lo rende adatto a vivere e stare bene nel luogo e nel tempo in cui si trova. E’ un codice preciso, antico, ampiamente sperimentato e che, raramente, contiene errori. Si chiama DNA, il codice della vita, e contiene tutte le informazioni per creare l’essere vivente, per farlo vivere in salute e in armonia nel suo ambiente.

La scienza lo definisce “il grande saggio che sa tutto e ti definisce”. In termini semplici sei il prodotto di geni organizzati in una molecola complessa e antica (il DNA) ma costantemente aggiornata che racchiude tutta la storia della vita sulla terra. Ha “visto” la creazione, ha impresso il primo impulso di vita comparsa sul pianeta, ha memorizzato cataclismi, impatti meteoritici devastanti, sconvolgimenti tettonici, comparsa di nuove forme di vita, salti evolutivi, adattamenti estremi e, ancora, isolamenti geografici e nascita di nuove specie.

Secondo voi, un “mostro sacro” di tale portata può essere ingannato con teorie e trucchetti stagionali?
Andiamo! E’ una lotta persa in partenza. E’ un comportamento sterile che non porta da nessuna parte (quando va bene).
Ma la domanda è:”perché ingannare? Non è meglio assecondare le leggi di un’organizzazione che funziona e che sa bene cosa e come fare?”

Mica facile rispondere, anche perché il codice genetico (DNA) pur essendo essenzialmente lo stesso per tutto il genere umano, si diversifica in poche combinazioni di geni che conferiscono unicità al singolo. Questo vuol dire che ciascuno ha il proprio personale corpo e mente che lo rende unico. E questo vuol dire che per ciascuno esiste un modo unico per stare o tornare in forma. Tradotto: per ognuno va studiato come e cosa fare per ottenere i risultati sperati.

Il bello è che non è difficile o impossibile: semplicemente ogni soggetto va ascoltato, “studiato”, capito per assecondare il personale funzionamento metabolico così da progettare un percorso alimentare-comportamentale ideale e funzionale nel preciso momento storico della sua vita. Che cambia in continuazione. Certo ci vuole tempo, certo ci vuole attenzione, certo ci vuole passione, ascolto attivo e partecipazione. Ci vuole anche empatia, desiderio reale di fare qualcosa per quella persona specifica; non per la massa che tanto vale lo stesso. Soprattutto, ci vuole e dedizione. Senza inganno. Perché se non lo scopre la persona fisica, lo scopre presto il suo corpo. E non ci sono i risultati sperati; e se ci sono spariscono presto. Scoprire cosa non va, come ottenere il meglio per ciascuno è arduo; ma non impossibile.

Dieta e dimagrimento per l'estate: come avere un corpo armonico

Personalmente vivo questo come obiettivo principale. Ascolto ma quello che più mi interessa è quello che il corpo comunica con le sue sembianze, con i sintomi, con la sua storia, con le sue risposte agli stimoli alimentari e ambientali. Mi pongo in ascolto delle parole pronunciate ma anche di quelle non dichiarate e cerco di creare un ponte di comprensione per svelare cosa ha alterato o scatenato la disarmonia fisica che impatta sulla mente. Non conosco il DNA di ogni singolo paziente ma so come iniziare, come ottenere certe risposte organiche che “parlano” la lingua unica del singolo. Da li partiamo insieme, io e il paziente, e così costruiamo un percorso alimentare-dimagrante o di ripristino della salute.

Io non conosco altro modo efficace; conosco il modo di fare dimagrire, fa parte della mia professione saperlo. Far dimagrire, per gli addetti ai lavori, è facile. Difficile è fare dimagrire bene, nei punti giusti e in modo definitivo. E questo è quello che sono chiamata a fare. E lo faccio, con soddisfazione, come scopo, promessa e premessa iniziale quando prendo in carico un nuovo paziente. Sono scelte. Io la mia l’ho fatta da tempo. Tenendo fede all’amata seconda legge della termodinamica “nulla si crea, nulla si distrugge” il cammino per essere magri e belli parte dalla sostanza di ogni singolo individuo e sull’assunto che per eliminare il grasso in eccesso devo creare massa magra muscolare con un processo di conversione chimico-fisica che si attua attraverso gli alimenti e la loro combinazione/associazione.

Non elimino (distruggo) il grasso bruciandolo (non non siamo stufe) ma usandolo come carburante (catabolismo) per fare, pensare permettere tutte le reazioni organiche; si costruisce massa magra muscolare attraverso altri processi anabolici altrettanto governati da reazioni chimico-fisiche. Siamo fatti così, nessun inganno, nessuno scorciatoia; sono cose che si studiano all’inizio carriera scolastica e, al momento, l’assetto metabolico (quindi il DNA) non è ancora cambiato.

Potremmo immaginare tutto questo scenario come un gruppo di musicisti capeggiati dal direttore d’orchestra: ogni singolo strumento (organo, tessuto, apparato) risponde al comando del direttore (DNA personale, impulsi esterni, cibi assunti e loro associazione) con il risultato di un brano armonico e senza stonature (risultati desiderati come dimagrimento, cambio metabolico). Questa metafora è del mio professore universitario; algido e affettato come le sue lezioni di chimica organica. Ma rendono perfettamente l’idea e lui era, è, bravo nella spiegazione chirurgica delle leggi chimiche. Lo ringrazio ancora; ha saputo trasmettermi il suo sapere che, a tutt’oggi, torna utile nell’analisi di ogni caso.

Torniamo il punto in questione: per dimagrire è necessario sapere che ogni alimento ha la sua densità energetica e che tale carico verrà utilizzato o meno dall’organismo a seconda delle nostre abitudini.
Ecco una nuova formula da temere a mente: l’apporto energetico (qualità e quantità di cibo ingerito) corrisponde al dispendio energetico (attività fisica e mentale)?
Qui la risposta è matematica: spendi quello che assumi?
Si, allora il tuo peso rimane stabile.
No, allora il surplus energetico (cibi e loro qualità) viene stoccato in grasso di riserva.
Spendo più di quello che assumo= dimagrimento.
Non si scappa; è così.

Attenzione però, non vuol dire necessariamente non mangiare o mangiare poco. Si tratta di densità, quantità di energia introdotta che varia a seconda del tipo di alimento. I cibi più ricchi di energia sono i grassi, soprattutto quelli contenuti nei dolci (merendine, torte, biscotti) o anche affettati, patatine e snack vari; seguono poi quelli con alta concentrazione di zuccheri (ancora i dolci, i cereali raffinati come pasta, riso, pane, focacce, pizze realizzati con farina 00, le bevande gasate dolci e gli alcolici e, ovviamente, lo zucchero).
A bassa densità energetica ci sono tutti i vegetali (verdure, frutta poco zuccherina, legumi), a media densità energetica ci sono i cereali integrali,il pesce, le uova e le carni più magre.

Un buon compromesso, naturalmente è una generalizzazione che vale per tutti e per nessuno, è comporre pasti che rispecchiamo il reale fabbisogno energetico nel rispetto del gusto e delle abitudini del singolo. Ma il punto di partenza è sempre l’obiettivo che si vuole ottenere. Magri e sani? O magri a tutti i costi? Dimagrimento nei punti desiderati? O perdita di massa non si sa se grassa o magra. Dimagrimento duraturo? O perdita momentanea per l’estate? Armonia o risultato a tutti i costi, costi quel che costi? A vuoi l’ardua sentenza.

IL MIO MOTTO E’:  VA TUTTO BENE SE LO FAI ANDARE BENE. E DIPENDE DA TE.

Vi aspetto. La prossima settimana Io ci sarò. Grazie
Valentina Cutri