5 GESTI PER TUTELARE LA “GRANDE BELLEZZA”: IL NOSTRO PIANETA

“Agisci come se quel che fai facesse la differenza, perché la fa”

William James

Dubito che il regista premio Oscar, P. Sorrentino, con il suo capolavoro pluripremiato “La grande bellezza” intendesse riferirsi al pianeta Terra, ma la definizione è così azzeccata che non me ne vengono in mente altre; così la prendo in prestito (magari è un “green man” e gli fa piacere. Chissà!).
C’è così tanta bellezza intorno e lontano da noi da togliere il fiato: spettacoli della natura a volte invisibili altre plateali ma sempre belli, incredibilmente belli, divini.
Ecco, io penso che le campagne di sensibilizzazione verso la salute del pianeta dovrebbero basare la propria “reason why” (che nel gergo del marketing si intende il motivo principale, il focus che vuoi comunicare) sulla bellezza appunto. Perché tutti, indistintamente, siamo affascinati dalla bellezza disarmante, planetaria della Natura in tutte le sue manifestazioni, che non è opinabile e non dipende dai gusti. E’ bellezza per antonomasia.
Questa leva, la bellezza, arriva dritta al punto, al cuore, sensibilizzando e spronando, mentre le accuse, le minacce, il terrorismo ecologico, il giudizio o il dito puntato contro irritano e, per dispetto, molti si sentono di fare il contrario, giusto per regolare i conti.
L’essere umano ha questa dualità intrinseca che va rispettata e gestita. Infondo, la gentile spinta verso i comportamenti virtuosi per conservare la “grande bellezza” coinvolgono e convincono molte persone.
Anche in Italia.
Secondo un’indagine di mUp Research e Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale, emerge che, nel 2019, più di 42 milioni di italiani hanno adottato comportamenti ecosostenibili per contenere il proprio impatto ambientale.
efficienza energetica
Non male direi; c’è da dire che molti hanno agito sulla scia del risparmio economico che tali gesti hanno sortito ma che importa, è il risultato che conta e se è duplice (risparmio economico + risparmio di energie) ben venga!.
Brevemente: i più sono stati attenti a non sprecare acqua, a consumare meno energia elettrica, ad utilizzare meno carta e alcuni hanno diminuito i rifiuti domestici, altri contenuto gli sprechi alimentari.
Grazie agli incentivi statali, molti hanno ottimizzato l’efficienza energetica degli elettrodomestici e reso più efficiente l’ambiento domestico in tema di isolamento e riscaldamento.
Poi ci sono gli evoluti, ossia coloro che vanno oltre e, interessandosi, si cimentano in azioni green più raffinate, futuristiche e personalizzate. Sono coloro che potendo, anche economicamente, dispongono i loro spazi casalinghi in modo da rendere l’ambiente quasi autosufficiente da energie inquinanti e da filiere di approvvigionamento alimentare a forte impatto ambientale. In queste case trovi pannelli solari, orti sospesi, materiali di riciclo su pareti, mobili e accessori, piante decorative deputate alla pulizia dell’aria e altre edibili per impiattare il pranzo e la cena. Alcuni, definiti da molti “radical chic”, tengono l’auto in box e girano per lo più in bicicletta (i giovani in monopattino), comprano prodotti rigorosamente bio e limitano l’uso di detergenti, deodoranti, saponi per il corpo e la casa.
Ancora e piacevole è la notizia che sono molti i giovani (adolescenti) e giovanissimi (preadolescenti) sensibili a fare davvero qualcosa per il pianeta: si adoperano per convincere amici, compagni di scuola e familiari a sporcare meno in casa e per strada (più attenzione nel gettare i rifiuti nella spazzatura e raccogliere la plastica negli appositi cassonetti).

E poi c’è il capitolo CIBO e le scelte di acquisto relative al settore.
Vi informo che l’acquisto del biologico è in costante crescita: l’Italia vanta l’eccellenza in questo ambito e i costi, ormai, sono poco distanti da quelli dei prodotti industrializzati.
Molti si affidano agli acquisti ecosostenibili ossia presso piccoli produttori attenti ai processi di coltivazione e non sfruttamento della mano d’opera. E poi interesse, consumo e sostegno dei prodotti solo stagionali reperiti presso cascine e strutture rurali dedicate alla produzione del cibo nostrano, sano senza aggiunte né tecniche contro natura.
Questo comparto sta attirando molti giovani esperti e laureati che vedono nella natura e nel suo potenziale il futuro delle nuove generazioni e del pianeta. C’è, come dire, un desiderio atavico di “terra”, di “sano e buono”, di “genuino” di “vivo”. Non lo so se è un’eredità dei nostri nonni o degli antichi romani ma, ora, soprattutto in questo anno 2020, ci si riscopre più docili e propensi verso qualcosa di solido, fuori tempo e senza tempo. Abbiamo bisogno di forza, di radicare il senso della vita a qualcosa che non sfugge, che non è labile né modaiolo o passeggero. Il bisogno di Verità e Senso che desideriamo è custodito nella Natura. Conviene iniziare proprio da lì. Senza paura; il conforto è assicurato.

Mi sono documentata su quello che i tanti siti dedicati e le associazione preposte spronano a fare. Mi sono permessa di leggere più possibile e rivalutare per voi, la selezione delle azioni che che tutti, ma proprio tutti, possono fare. Perché nel migliore dei mondi possibili la perfezione è auspicabile, ma nel mondo reale quel “poco ma quotidiano” che coinvolge la maggioranza vale ancora di più. Il singolo diventa la massa se dalla massa è sostenuto ed imitato.

come salvare il pianeta

5 solo 5 pratiche quotidiane per te, i tuoi figli, i tuoi nipoti, i tuoi amici, i tuoi familiari, quelli che non conosci ma, come te, desiderano e vivono di “grande bellezza”:

1 ATTENZIONE ALLA SPESA E ALL’UTILIZZO DEL CIBO: compra solo il necessario; non abbondare per rischiare poi di buttare. Limita il consumo di carne e acquista prevalentemente prodotti biologici, stagionali, locali, a chilometro 0.
Se ti piace, sappi che esistono app dedicate a ridurre gli spechi. Alcune come “Too Good To Go” consente alla grande distribuzione (bar, ristoranti, hotels) di vendere, online, a prezzi stracciati il cibo invenduto oppure “LastMinuteSottoCasa” che invia al consumatore notifiche dai negozi della zona su alimenti in prossimità della scadenza a prezzi scontati

2 PLASTICA? NO GRAZIE!: limita al massimo fino ad eliminare l’acquisto di prodotti confezionati nella plastica; preferisci lo sfuso, gli imballi con materiale biodegradabile e non comprare acqua imbottigliata nella plastica. Ora più che mai ti invito a munirti di borracce fatte con materiali rispettosi dell’ambiente (trovi in commercio una grande varietà) che puoi potare in borsa, tenere in auto in ufficio o dove vuoi. Bevi in abbondanza ma NON da bottiglie di plastica (lo sai? Le microplastiche soffocano oceani e il corpo umano. Nel nostro organismo sono state intercettate tante di quelle microplastiche da comporre carte di credito intere. Che di credito hanno solo l’intossicazione!)

3 RECUPERA: se puoi evita di buttare e sposa i dettami dell’economia circolare per dismettere quella lineare. L’economia circolare prevede recupero e riutilizzo di qualsiasi oggetto (buona parte dello stile vintage tanto di moda e del riciclo intelligente che spopola su internet offre moltissime idee originali che puoi imitare) che garantisce risparmio, salute dell’ambiente oltre che del tuo portafogli. In alternativa regala, non buttare!

4 MODERAZIONE: nei consumi di acqua, luce e gas a casa. Spegni le luci anche quelle di stand by, non lasciare scorrere acqua inutilmente e non lasciare il frigo aperto giusto per vedere cosa c’è; punta il termostato del riscaldamento a valori ottimali (intorno ai 19-20 gradi) e se hai freddo magari copriti di più

5 AUTO SI MA CON PARSIMONIA: non mi piacciono i divieti assoluti. A volte l’auto serve: a volte appunto! Ma non per spostamenti minimi o per accondiscendere alla pigrizia che identifica l’uomo moderno. Muovetevi più che potete a piedi, in bicicletta o, perché no? Correndo. Spostarsi con le proprie gambe e senza l’auto è un toccasana per l’ambiente, per la linea e il sistema nervoso, cardiovascolare e immunitario. Cosa aspetti? Li vedi i vantaggi incredibili?

Certo che c’è molto altro, certo che “la Grande Bellezza” merita di più delle piccole 5 azioni suggerite. Ma, non dimenticare, che “poco fatto da te” moltiplicato per milioni di persone, diventa un credo, un’alleanza, un’onda incontenibile che sa fare bene e del bene. Senza lucro, senza secondi fini; in purezza.
E la “Grande Bellezza” è tale anche perché con poco sa rigenerarsi, autoguarirsi per ripartire fiera e Padrona.
E poi perdona. Con il suo potente atto quotidiano che è la Vita.
Non sentirti in difetto ma neppure escluso. Tutto funziona se ci sei pure tu. Ora è il momento giusto.
Scegli il tuo modo e inizia.
Io per esempio, decoro i miei spazi con vegetazione di ogni tipo e il mio piccolo giardino è un esperimento continuo di coltivazioni varie e multicolori.

Grazie cari lettori; so che, sensibili come siete, scriverete, suggerendomi altre idee e proposte che verranno ben accolte e condivise.

C’è tanta bellezza e molto da fare. Confrontiamoci.
Vi aspetto, qui, la settimana prossima.
Io ci sarò!
Grazie