Alla fine, tutto è uno scherzo”

Charles Chaplin

Bentrovati!

Il 2020 è passato. Siamo nel 2021. Atteso con ansia più degli altri anni perché, simbolicamente, mette fine alle tribolazioni sanitarie di tutto il mondo. Questa la speranza.

Vi confiderò un segreto: il 1 gennaio 2021 ho curiosato online per leggere le notizie fresche dell’anno nuovo, così, giusto per capire la tendenza.

Oltre ai soliti giri di parole sul “vaccino si, vaccino no”, in pole position ho trovato articoli relativi alla dieta, a come recuperare dopo le feste, a come sgonfiarsi, depurarsi e dimagrire velocemente.

Insomma, niente di nuovo: dopo la befana e dopo ferragosto la voce mediatica ti ricorda che è ora di rimettersi a dieta. Lo stupore, mio, è che i contenuti degli articoli (sia quelli invernali che estivi) sono sempre più o meno gli stessi e l’inganno, per tutti, è che la promessa di perdita dei chili e della cellulite è veloce e sicura (circa 2 massimo 3 settimane et voilà tutti in forma smagliante!). Ma, dico io, se fosse vero a febbraio e a settembre la maggior parte di coloro che hanno esagerato sarebbe magra e sgonfia (e così non è), se fosse vero le persone imparerebbero a mangiare correttamente e non ricadrebbero negli stessi errori di stravizi e abusi prolungati che, guarda a caso, capitano anche in periodi extra feste.

Questa volta, il 1 gennaio 2021, non mi sono scomposta di fronte al teatrino della dieta post feste ma, anzi, ho sorriso, e mi sono fatta una promessa. Quella di non arrendermi e difendere l’etica di una professione che ha come scopo la salute delle persone e del pianeta. Sono determinata e non sono sola.

Lo stesso pensiero anima molti professionisti e associazioni che, è vero, stanno facendo un ottimo lavoro per informare, proteggere e sensibilizzare.

Proprio in gennaio parte l’iniziativa mondiale “Veganuary” che coinvolge 152 paesi con una stima, nel 2021, di 500.000 adesioni. Il termine Veganuary nasce dall’unione delle parole Vegan e January e definisce l’intenzione delle persone a rinunciare, nel mese di gennaio, al consumo di proteine animali o almeno carne, per dare un contributo attivo alla lotta ai cambiamenti climatici. Un mese vegano o vegetariano, dunque, al di là delle preferenze alimentari. Una sorta di fioretto per un mondo migliore, per essere migliore. E’ risaputo che gli allevamenti intensivi hanno un impatto importante sulle emissioni di gas serra e che l’abuso di proteine animali (dopo le feste natalizie poi!) è tra i fattori scatenanti delle patologie, anche mortali, dei paesi occidentali.

motivazioni di chi sceglie la sfida VEGANUARY

Personaggi dello spettacolo, aziende multinazionali (fra le altre Nestlè), scienziati, cittadini comuni, enti di tutela dell’ambiente si muovono, alleati, con l’intenzione del bene comune. Ognuno come può, in silenzio oppure manifestando con il proprio lavoro e la propria voce o potere mediatico o economico.

E’ un buon modo per onorare e accogliere questo nuovo anno ricco di sfide e contrasti.

La salute di tutti non è una moda e non si improvvisa con diete ed atteggiamenti estemporanei.

Lo sapete? La donna più anziana al mondo, giapponese, Kane Tanaka, il 2 gennaio ha compiuto 118 anni. Il segreto del suo primato, dice, è il cibo, la ginnastica, lo studio e una vita semplice. Leggendo il trafiletto su Ansa della sua storia, mi sono complimentata con lei perché dichiara che, ogni tanto, si concede cioccolata e altre leccornie. Intende arrivare ai 120 anni così, con queste semplici regole che funzionano. Le faccio i miei silenziosi auguri e mentalmente la ringrazio per le sua forza e testimonianza.

Cibo, movimento fisico, allenamento mentale. Queste le notizie di valore che anche la scienza (quella propriamente detta) suggerisce per stare in forma e a lungo. Sani. Lucidi. Centrati. Equilibrati.

Ma Kane è unica, come lo sei tu; quindi per te, partendo dalla triade “cibo, allenamento e studio” serve qualcosa che ti renda il percorso fattibile, personale; come un abito fatto su misura. Altrimenti ti stanchi, altrimenti abbandoni e torni sui tuoi passi incerti e non sai bene come continuare e l’abito che indossi (metafora che rende l’idea) non ti sta a pennello.

Mi piace l’idea di dare il mio contributo alla bellezza delle persone e del pianeta. Quello che posso fare, al momento, è dire a voi, a te che leggi e mi ascolti, cosa può fare la differenza per stare bene, difendere la tua salute e l’aria, l’ambiente in cui vivi.

Lo stanno facendo in molti.

E’ ora di farlo tutti.

Lo faremo insieme. La prossima settimana iniziamo.

Io non vedo l’ora e CI SARO’

GRAZIE