Chiedi e ti sarà dato”

Matteo, 7,7-11

Bentrovati!

Vi aspettavo con impazienza per comunicarvi quanto ho scoperto la scorsa settimana, dopo avervi promesso una sbirciatina nella misteriosa e affascinate meccanica quantistica. L’avevo citata per capire cosa succede al corpo e alla mente quando tendono ad un obiettivo (dimagrimento, guarigione, benessere generale, esaudimento di desideri…).

La meccanica quantistica è fra gli argomenti che più mi intrigano e studio e cerco di interpretare da tempo.

Avete presente quella forma di attrazione magnetica verso qualcosa o qualcuno? Quella che, chissà perché, “senti” che è l’anello mancante alla catena della comprensione. Quella spinta che sai, ma non puoi spiegare a parole, ti manca per arrivare lì, esattamente dove vuoi. Ecco la meccanica quantistica esercita su di me questo potere. C’è sicuramente un motivo. Lo scoprirò, a tempo debito…

Ora uso questo fervore di conoscenza per portarvi con me e capire come e perché la frase che spesso sento, con dispiacere, non è “reale”; non è “vera”. La frase è: ”Non riesco. Con me non funziona. Sono rassegnata/o, destinata/o a non dimagrire; a non ottenere ciò che voglio”.

Forse nella vostra testa avete, qualche volta, pensato che anche per voi è così; magari in qualche ambito della vostra vita o momento della vostra crescita.

Seguitemi per capire le sabbie mobili su cui si fonda tale pensiero.

Mossa dal desiderio di aiutare chi non riesce ad ottenere i risultati che il mio lavoro di nutrizionista chiede, ho allargato il mio sapere cercando oltre; oltre il calcolo del fabbisogno energetico, della selezione dei cibi migliori, dell’orario di assunzione dei pasti, della spesa energetica e di tutto quello che l’enciclopedia della scienza dell’alimentazione dice e insegna. Fermi tutti: i dettami su cui si fonda la costruzione di un buon programma alimentare rimangono preziosi, efficaci, risolutori; nulla da togliere né aggiungere. Sono gli strumenti del mio mestiere, porto loro rispetto e onore perché mi permettono di aiutare e ottenere ottimi risultati; a volte persino sorprendenti!.

Parlo, ora, di qualcosa di più sottile, che coadiuva, completa, arricchisce (e a volte realizza) quello che i pazienti davvero VOGLIONO. Quando lo sanno, certo!.

Anche se ancora misconosciuta, la fisica quantistica ha offerto molte risposte all’insondabile svelando misteri che riguardano l’universo e tutti i suoi abitanti.

La fisica quantistica è un insieme di teorie formulate nella prima metà del ventesimo secolo, che descrivono il comportamento della materia a livello microscopico, infinitesimale. A lei si deve la comprensione che non esiste differenza tra le particelle e le onde e, in termine pratici, significa che tutto è energia e informazione. La materia, tutta, (dal granello di sabbia al corpo umano alle piramidi egizie) scomposta nei minimi termini è energia e informazione.

Un sistema quantistico presenta le caratteristiche tipiche delle onde, ma nel momento in cui viene misurato, o anche solo osservato, assume le caratteristiche di un insieme di particelle (quanti) (dal latino quantum= quantità, da cui il nome della teoria)”.

Questa proprietà presuppone che la realtà sia un insieme di possibilità potenzialmente infinite e che solo l’interpretazione può determinare e “concretizzare” in fenomeni percepibili dall’uomo.

Questo aspetto viene ripreso in ambienti filosofici e spirituali, ad affermare che tutto ciò che l’uomo percepisce non sarebbe altro che una sua creazione.

Fermatevi un attimo ad assimilare questa rivelazione: tutto è energia, un elemento/evento si concretizza a seconda dell’osservatore che pone attenzione ad una determinata realtà fra milioni e milioni (infinite!) realtà possibili. Ciò che riteniamo “vero” è una nostra creazione o, meglio, una visione-credenza della nostra mente/coscienza che si è fatta osservatrice di un potenziale sistema e che, grazie all’attenzione, è divenuto “reale” ossia percepibile dai sensi.

Ancora, il corpo umano è connesso con il corpo dell’universo perché a livello quantistico-meccanicistico non ci sono limiti e neppure nette separazioni.

L’uomo è un campo quantistico ed è come un movimento oscillatorio, un’onda, una fluttuazione, una convulsione, un vortice, una turbolenza localizzata in un campo quantistico più vasto che è l’universo. L’universo è estensione del corpo umano”.

Wow, non so voi, ma tutte queste informazioni mi illuminano e un po’ mi confondono.

Ma come, abbiamo sempre basato tutto sul fenomeno causa-effetto insegnatoci dalla fisica classica e, ora, si scopre che l’effetto (ossia il risultato che vediamo e otteniamo) è una “danza quantica” scaturita dalla nostra energia attrattiva fattasi reale grazie all’osservazione e attenzione e intenzione nata dai nostri stessi pensieri che, in buona sostanza, sono energia (cerebrale) concretizzata (collassata in termini tecnici) in energia-materia-evento che noi “sentiamo” e viviamo come reale?

E poi, essendo noi energia, altro non siamo che materia della stessa sostanza dell’universo che muove e governa tutto le galassie e il sondabile e l’insondabile. Quello che compone un uomo, un albero una cometa è essenzialmente la stessa materia riciclata (per lo più carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e altri composti chimici in quantità infinitesimali). La sapienza creatrice dell’universo è, in poche parole, la nostra sapienza essendo noi comparabili con il tutto.

C’è da non dormirci la notte caspita!.

Eppure è tutto molto semplice; alla portata di chiunque. Si perché tutti noi abbiamo sperimentato quanto potente è la nostra personale capacità quando la mettiamo all’opera e diventa (davvero!) un portento irrefrenabile. Mai provato a desiderare e perseguire un obiettivo come se non esistesse altro al mondo? Mai sentito quella concentrazione cieca dedicata, quel fuoco a cui non puoi sottrarti che ti invade la mente, tutto il corpo e ti fa scordare il resto e nulla ti può fermare fino a quando non vedi, realmente, quello che la tua mente ti ha chiamato a fare?

E ancora, a tutti è capitato di temere qualcosa, di averne paura e per questo pensarla spesso, parlarne spesso, sognarla spesso e che, guarda un po’, capita.

Il meccanismo, nel bene e nel male, è il medesimo.

E che mi dite dell’interazione con gli altri? Del pensare agli altri, nel bene o nel male?

Cosa succede a voi e al vostro intorno quando siete forti, centrati, bendisposti o viceversa?

Scusate, qui, sempre parlando di fisica quantistica, chiamo in causa il genio incommensurabile di Albert Einstein che dichiara:

L’essere umano, in realtà, fa parte di quell’insieme che chiamiamo Universo. L’uomo sperimenta sé stesso come scisso dal resto. Sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come una sorta di illusione ottica della propria coscienza, quando in realtà nulla funziona in questo modo. (…) Questa illusione è una sorta di prigione. Ci limita ai nostri desideri personali e all’affetto per le poche persone che ci sono più vicine. Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza.”

-Lettera di Albert Einstein, 1950-

Mi fermo qui, per ora. Che queste rivelazioni vi siano amiche, guida verso voi stessi. E gli altri.

Vi lascio una settimana per pensare, magari sperimentare, le verità che, a livello animico ed energetico, già sono presenti in voi tutti.

Poi passiamo alla messa in pratica di ogni singolo passo. Perché? Perché è ora di realizzare ciò che volete. Dimagrire? Guarire? Fare pace? Crescere?

Tutto quello che puoi pensare e desiderare. Permettimi di indicarti la strada. Poi il cammino è il tuo.

Buoni pensieri a voi!

Vi aspetto la settimana prossima.

IO CI SARO’.

GRAZIE