Perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te”

F. Battiato

Sto leggendo un romanzo incredibile! Lo è, incredibile, per la storia, la narrazione e per i precisi rimandi all’argomento che sto trattando con voi. Proprio vero, i libri arrivano esattamente quando entri in risonanza con loro.

Il romanzo di cui parlo è “L’appello” di A. D’Avenia: parla di un insegnante di scienze al liceo che, divenuto cieco, ritorna in classe, più precisamente in una classe di ragazzi problematici e, per questo, particolarmente bisognosi.

Il professore non vedente basa le sue lezioni e la conoscenza dei ragazzi con il tocco lieve della mano sul viso e con l’appello. E’ così che, ad ogni “presente”, lui colloca la loro posizione in classe ed anche nella segreta gerarchia sociale della comunità; dal tocco del viso e tono e vibrazione della voce “disegna” un volto, un vissuto, parole mai dette o spesso urlate. Il richiamo nome dopo nome è occasione per capire l’unicità degli allievi che, scoprono, la cecità dell’adulto può diventare una lente di ingrandimento sui loro desideri più nascosti e sulle loro doti, inesistenti agli occhi che “vedono” degli altri insegnanti e del dirigente scolastico; troppo presi dal tecnicismo e dai preconcetti che male si sposano con la gioventù (e non solo).

Dicevo, che il tema del libro ha un preciso rimando a voi, a noi, che stiamo trattando un argomento tanto misterioso ma così reale da influenzare tutta la nostra esistenza e la possibilità di realizzare ciò che desideriamo: la meccanica quantistica. Questa, avvalorata da innumerevoli esperimenti, spiega che tutto è energia ed informazione, che la realtà è un insieme di possibilità potenzialmente infinite e prende forma (ossia diviene la nostra personale realtà) quando direzioniamo la nostra attenzione-intenzione verso un preciso campo energetico ed informativo. Siamo noi a scegliere, consciamente o meno, chi siamo, cosa facciamo, come stiamo e dove andiamo ma anche cosa vediamo, sentiamo, proviamo. Si chiama libero arbitrio e la scienza ce lo spiega così, con la “danza quantica”, dove l’uomo e tutti gli esseri viventi ma anche i pianeti e tutto il creato altro non sono che campi quantistici: atomi, elettroni, protoni, neutroni, particelle, materia osservabile oppure oscura; materia che scambia informazione ed energia continuamente. Ed è tutto, tutto, collegato.

Suona come misterioso e quasi incredibile, lo so. Ed ecco che, qui, il libro che di D’Avenia mi ha aiutato. Leggete cosa riporta:”…L’evoluzione è un misterioso equilibrio tra caos e razionalità. I salti evolutivi sono movimenti creativi, novità impreviste…da Einstein ho imparato che un uomo di scienza ama il mistero. Se da un lato egli sa che il metodo scientifico indaga fatti e dati per l’ordine nel caos, dall’altro è consapevole che la realtà non si esaurisce in quell’ordine che lui ha scovato. Rimane sempre un di più attorno a lui: è il mistero”. E ancora:”… la fisica ha mostrato che concetti come oggettivo e soggettivo sono problematici…per incontrare la realtà dobbiamo avere uno sguardo che metta in relazione oggettivo e soggettivo senza confonderli, ciascuno di noi è portatore di uno sguardo unico che se non viene allenato si disperde….Non è per sopravvivere che siamo qui, ma per la festa della vita”

Splendida visione ed interpretazione la sua, vibrante del suo credo che poggia su verità scientifiche.

Concordo appieno sul fatto che siamo qui per onorare e fare festa alla vita e, per farlo, sono necessari dei presupposti: stare bene, essere appagati, trarre piacere dal presente. Per essere e fare così occorre “sintonizzarsi” nella direzione energetica ed informativa corretta, come abbiamo imparato dalla fisica quantistica.

Non so quale sia il tuo personale desiderio, obiettivo o meta da raggiungere ma so, grazie al meraviglioso lavoro che svolgo, che tutti, senza distinzioni, desiderano stare bene. Veniamo al mondo con l’istinto di trovare il nostro posto, forma, dimensione e missione; la nostra coscienza è infinitamente adattabile e, dentro di noi, sappiamo che gli ostacoli, le fatiche, le porte chiuse, le parole cattive che incontriamo nel cammino non possono né devono deviarci dall’obiettivo finale, qualunque esso sia, diverso per ciascuno e, in quanto tale, prezioso.

Sintonizzarsi sulle lunghezze d’onda energetiche favorevoli, significa mirare, vedere, volere, pensare e concentrarsi sul desiderato continuamente, come se fosse la priorità assoluta; perché lo è. Sperare senza azione, senza costruzione, senza intento non porta alla meta. Il campo energetico che vuoi accogliere e trasformare nella tua realtà è disponibile, ma va corteggiato, accarezzato, inseguito costantemente, devi fargli il filo, marcarlo ad uomo, non mollarlo mai. Parliamo della tua vita, di chi vuoi essere, mica di inezie. Nessuno ha mai detto che sia facile ma, in ultima analisi, è il nostro vero primo e unico scopo. Vale la pena di adoperarsi ed investire. Ognuno a modo suo e nessuno può permettersi di dare giudizio sulla modalità. Che ne sappiamo noi della vita degli altri?

Alex Zanardi cita una simpatica frase che rende l’idea:” La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente”.

Che ne dite?

Io dico che questo presente ha il sapore della transizione tra un’epoca e l’altra e, per farci trovare pronti e recettivi, possiamo iniziare con la depurazione dalle tossine del corpo e della mente. Intendo liberarci di tutte quei pesi che ci siamo portati addosso e che ci hanno arenati un po’. La stagione è perfetta: appena prima della primavera la Natura offre elementi miracolosi per depurare il fegato (le verdure amare come la catalogna, le cime di rapa, la cicoria, i carciofi tutte le crucifere ossia cavoli, cavolfiori, broccoli, cavolo nero sono tonici efficaci) e il fegato, si sa, è collegato con le emozioni forti come la rabbia, la paura, la confusione.

Se non sai da che parte iniziare per attirare l’energia adatta a te affidati e comincia dalle azioni semplici come la pulizia che ho indicato; sono azioni propedeutiche per quelle più complesse. Passo dopo passo il tuo cammino ha il tuo stesso nome. Ti chiama. Come nell’appello. Rispondi “presente” e ti sentirai a casa.

Dimenticavo: altro prezioso alimento per il periodo è il limone. Non vi annoio con l’elenco delle sue potenti proprietà ma usalo (biologico e ben lavato) tutto (scorza, parte bianca- preziosissima- e succo) per preparare bevande, insaporire piatti, guarnire.

Fra due giorni è San Valentino: che sia una ricorrenza da festeggiare o meno spetta a te deciderlo. Ma, ti chiedo, sfrutta l’occasione per ricordare a te stesso che l’Amore è la più potente forza attrattiva, misteriosa, efficace, durevole ed infallibile per ottenere il bene che vai cercando.

Io vi aspetto la settimana prossima.

Vi parlerò ancora di amore, non basta mai e non ne abbiamo mai abbastanza, che ha il profumo e il sapore del cibo che attira salute e sprigiona energia. Di quella buona.

Esiste, lo giuro!

IO CI SARO’.

GRAZIE