Tu puoi, tu dovresti, e se sei abbastanza coraggioso per iniziare, tu potrai”

Stephen King

Vi siete mai chiesti perché alla speranza hanno attribuito il colore verde?

Verde, in tutte le sue sfumature, ha una connotazione positiva, un rimando alla bellezza pura ed indiscussa della Natura e il suo significato (dal latino “virdem”) è vivo/vivace.

Il verde è il colore che meglio rappresenta la natura (foglie, prati, alberi) e simboleggia l’equilibrio, l’armonia ma anche la perseveranza, la conoscenza superiore, l’autocontrollo. La Natura è sempre maestra saggia, consigliera, benevola, protettrice, Madre. Sa essere potente, maestosa e se disturbata o non rispettata non lascia scampo.

Lo sappiamo tutti: tra i principali obiettivi delle nazioni c’è la salvaguardia del pianeta attraverso specifici “green projects” che, davvero, hanno il sapore della speranza per un futuro migliore. Per tutti. Perché solo la Perfezione e la Sapienza della Natura sapranno salvarci.

Ieri, 22 aprile 2021, si è celebrata la Giornata Mondiale della Terra: da tutti gli angoli del pianeta si è parlato, promesso, messo a punto azioni mirate e congiunte per la salvaguardia del sistema terra. Gli Stati Uniti d’America hanno dichiarato che entro il 2030 ridurranno le emissioni di gas serra.

Cari americani e cara popolazione mondiale: siamo sicuri di avere a disposizione 9 anni e per fare cosa poi? I disegni di legge hanno il compito di preservare in primis l’economia non le piante, i fiori e i frutti!

Ma una fiorente economia saprà farci respirare, mangiare, crescere e diventare migliori? Saprà salvarci da noi stessi?

Io la risposta non la so per certo; so invece che la Natura può farlo. L’ha sempre fatto e sempre lo farà.

Allora scrivo di quello che so e lascio cadere i pensieri di poca speranza perché, ora, io voglio solo coltivare il bello e buono che della speranza hanno il profumo, la radice ed anche il frutto. Voglio lasciarmi ispirare e prendere esempio proprio dal nostro pianeta verde e blu; non c’è maestro migliore.

Nel piccolo delle nostre vite quotidiane, il colore verde può fare la differenza per la salute del cuore, delle arterie, della circolazione e della pressione arteriosa; per la salute dei reni, dei polmoni e di tutte le vie respiratorie. Anche delle pelle, dello stomaco, dell’intestino e del cervello. IL VERDE E’ IL COLORE DELLA SALUTE.

Non solo! Spinti dall’eccezionale potenza riparatrice del verde naturale, gli stilisti e hair stilyst oggi più che mai puntano sul verde: i capelli colorati con le varie nuance verde spopolano, gli abiti primaverili hanno sempre un tocco di verde od un motivo floreale e, bellissimi, i gioielli verde smeraldo ammaliano quanto due occhi da gatto o il mar dei Caraibi; o della Sardegna.

VERDE.

Da uno studio condotto dalla Harvard Chan School of Pubblic Health negli USA emerge che il cuore e tutto il sistema cardiovascolare e di riflesso polmoni, reni, intestino, cervello, stomaco, scheletro, pelle, capelli, unghie sono protetti dai cibi che RIDUCONO IL PROCESSO INFIAMMATORIO.

Il processo infiammatorio, scatenato da molecole che, appunto, infiammano organi e tessuti, se non gestito e fatto regredire è un fattore di rischio serio per le patologie cardiovascolari e ictus. E’ anche responsabile delle malattie autoimmuni, della steatosi epatica, delle affezioni intestinali, dell’ipertensione, dell’ipercolesterolemia, del diabete, dell’obesità, dei tumori, della fragilità mentale.

Niente sfugge al famigerato processo infiammatorio: come una fiammella accesa può spegnersi o divampare in un incendio. Dipende se viene o meno alimentata quella fiammella e, questa scelta, dipende principalmente da noi. Le molecole infiammatorie vengono prodotte dal nostro stesso corpo in risposta al carburante che introduciamo nel corpo e nella mente (quindi il cibo ma anche i pensieri – la negatività crea stress e lo stress causa infiammazione – e le azioni che scegliamo di compiere. Per esempio fare o meno movimento fisico).

Lo studio americano (centrato soprattutto sulla salute cardiovascolare) è fra i più moderni e completi del suo genere: durato ben 2 anni, ha utilizzato i risultati di tre grandi ricerche longitudinali considerando i dati di più di 220 mila soggetti seguiti per 30 anni. Un progetto faraonico mirato a capire e svelare gli effetti comportamentali e alimentari sul cuore e sul corpo intero (giusto per darvi due numeri: un’alimentazione salutare riduce del 46%!!! il rischio di malattia cardiovascolare e del 28% quello di ictus. Tali percentuali crescono se si associano attività fisica e centratura mentale).

Ecco l’estrema sintesi dei risultati emersi: per impedire la formazione delle molecole infiammatorie (killer silenti) serve…IL VERDE!

I cibi che impediscono, ma anche riducono, l’infiammazione sono i vegetali, specialmente quelli a foglia verde e quelli di colore giallo-arancio come le carote, la zucca, i peperoni e poi la frutta rosso-amaranto come i frutti rossi ora di stagione; e la frutta secca (semi oleaginosi, noci mandorle, nocciole ecc)

Al cuore e a tutti gli organi piace il VERDE. Piace anche al nostro cervello e sistema immunitario perché ne godono fino in fondo entrando in risonanza con l’equilibrio armonico che trasmette la natura. E il corpo stesso diventa natura; invincibile.

Verde, a mio avviso, è anche il colore del coraggio: ci vuole coraggio per essere virtuosi a tavola e nella vita di tutti i giorni; ci vuole coraggio per affrontare le sfide e ci vuole coraggio anche per essere felici (come dice lo psicologo Luca Mazzucchelli, amico ispiratore). Ma, ancora di più, penso io, ci vuole coraggio per coltivare ed avere speranza.

Questa è la fiammella che va alimentata; non quella infiammatoria! E lasciamo pure che divampi in un incendio che scalda ma non brucia e avvolge come un abbraccio che ti salva e mai ti ferisce.

Un adagio indiano recita “la terra non è un’eredità ma un prestito da restituire ai figli”.

Sii il genitore che sei o che vorrai diventare in questa o in un’altra vita anche con la madre terra. Le appartieni e ti appartiene.

Io credo e spero e mi concentro sul bello e sul buono.

Anche così do il mio contributo; anche così Gianluca guarirà.

Vi scrivo buone nuove la prossima settimana.

IO CI SARO’.

GRAZIE