Ne abbiamo passate troppe per rinunciare a quello che siamo.

Perciò alziamo i calici alle stelle”

Daft Punk

Pare di sì!

Sembra uno scoop farlocco eppure non lo è.

Un gruppo di biologi della Scripps Research Instituite di La Jolla, California, ha scoperto che un ormone cerebrale, la serotonina, è in grado di spingere l’intestino a bruciare i grassi.

Il motivo di come la serotonina (neurotrasmettitore regolatore del tono dell’umore) sia capace di fare perdere peso non è ancora noto (lo studio è agli inizi), ma la ricerca promette bene.

Gli studiosi al momento hanno verificato sugli animali il potenziale effetto di questo messaggero chimico (la serotonina) che, a seguito di stimoli specifici, induce l’intestino ad utilizzare efficientemente il grasso di riserva (la famigerata ciccia che affligge molti).

Interessante, molto interessante e, secondo me, valida il sospetto di molti: per dimagrire ci vuole testa!.

Il link intestino-cervello è oramai appurato, la relazione stretta tra i neuroni cerebrali ed intestinali è ampiamente dimostrata, la certezza dell’efficacia della duplice funzionalità intestino-cervello per potenziare le difese immunitarie, dimagrire ed essere psicologicamente in equilibrio è indiscussa. Mancava proprio la prova biochimica della operosità intestino-cervello nella combustione del grasso in eccesso.

Per avere dati certi sugli umani ci vorrà tempo, ma già da ora possiamo capire come fare per sfruttare la simbiosi chimico-neurologica dei due organi (intestino e cervello) per farci dimagrire senza diete impossibili, tristi, e a volte, passatemi il termine, disumane!

Sta di fatto che i buoni risultati di un percorso di dimagrimento sono imprescindibili dalla motivazione e dalla lucida e seria strategia di come dimagrire, quanto dimagrire e perché dimagrire.

Quando ero piccola, per fare i compiti, consultavo spesso l’allora famosa enciclopedia del “Come, Dove, Quando e Perché” (niente Wikipedia ai tempi!) e, a tutt’oggi, prima di procedere nella costruzione di un piano alimentare, cerco sempre di soddisfare questi quesiti, un pò come maneggiare i dati di un problema matematico da risolvere.

Funziona quasi sempre in quanto così ho buone probabilità di svelare i punti cruciali e le combinazioni che coinvolgono tutto l’organismo del paziente, non solo perdere grasso o gestire il diabete, l’ipertensione o altro. Noi, il nostro “sistema essere umano” è assai complesso e in ogni ambito compenetrato, collegato e comunicante l’uno con l’altro. Una sorta di sistema a circuito chiuso ma, sempre, comunicante con l’esterno.

La serotonina, che pare essere protagonista nell’agognata perdita di grasso, è soprannominata “ormone del buonumore”: direi che non serve altra spiegazione per definirla. Interessante è invece capire come agisce e cosa influenza la sua secrezione a beneficio del nostro umore e della potenziale possibilità di eliminare il grasso in eccesso.

Come tutti i mediatori chimici, agisce e fa sentire il suo effetto se incontra e si lega a specifici recettori di accoglienza (il meccanismo è un po’ quello della chiave-serratura; l’una è specie specifica per l’altra) che le permettono di agire esattamente lì, dove serve.

Si, ma cosa fa la serotonina e dove agisce? L’elenco è lungo e riassumo:

  • regola il ciclo sonno-veglia

  • controlla l’appetito, il comportamento alimentare, il senso di sazietà

  • regola la motilità intestinale

  • controlla la pressione sanguigna

  • modula il comportamento sociale, la risposta allo stress

L’elenco non è finito; ma queste sono le principali funzioni, tutte collegate fra loro e, non a caso, determinanti per i risultati auspicati di salute psico fisica e bellezza (peso in norma, equilibrio nella risposta allo stress, regolarità delle funzioni intestinali, del riposo notturno e capacità adattativa agli stimoli/offese ambientali o del puro caso. Se esiste).

Ora vi svelo cosa fare per mantenere i giusti livelli di serotonina, perché ci sono azioni, comportamenti e decisioni che TUTTI possono, senza fatica, mettere in atto OGNI GIORNO per sfoderare un fisico invidiabile e la forza, la voglia di esserci e partecipare ed essere al meglio, prestanti e forti. Altrimenti il “gioco della vita” che ogni giorno ci chiama, diventa un impegno, un lavoro duro; e questo non va bene.

La prima raccomandazione riguarda proprio il cibo: sono quelli ad alta densità zuccherina che promuovono un picco di serotonina; infatti i dolci (la cioccolata in particolare) hanno un immediato effetto sedativo-tranquillizzante. Non a caso quando si è un po’ giù di morale sono i dolci la prima la scelta. Peccato che il risultato (se continuato nel tempo) non è dei migliori: up and down glicemici scatenati dal getto di insulina hanno come risultato una vera dipendenza, senza contare l’accumulo di grasso, edema e potenziale resistenza insulinica (capace di trasformarsi in diabete). Molto meglio un rilascio continuo e lento di carboidrati (quindi anche di serotonina) offerto dai prodotti dolci ma integrali (dalla pasta al pane ai dolci veri e propri) perché le farine grezze non costringono al picco glicemico. Anche le fibre (verdure e frutta fresca e secca) hanno la medesima capacità. Approfittatene ora che la stagione offre il meglio.

La seconda è il movimento fisico: senza strafare, anche solo passeggiare (in modo spedito) nel verde sembra promuovere una giusta produzione di serotonina. Muoversi con “il verde naturale addosso e sotto i piedi” è un potente stimolo di secrezione dell’amato ormone. Inutile ricordare che serve pure per tonificare. Popolo di sedentari muovetevi! E’ ora!

E poi…sappiate che il pensiero “luminoso”, l’immaginazione, la progettualità, la visione “oltre le barriere mentali” fanno letteralmente schizzare i livelli di serotonina verso l’alto. Credere e non cedere alla facile e comoda lamentela aggiunge vita alla vita; di qualità.

Vi ricordo che non siamo nati per soffrire ma per godere; siamo esseri capaci e dotati. Siamo o no al vertice della scala evolutiva?

Si, siamone degni allora!

Ridiamo di più e piangiamo di meno. Concentriamoci sulle anticipazioni positive piuttosto che su quelle negative. Se non ci riesci, non vuoi o non ci credi, fallo per la tua salute; questo è un tuo dovere!

Arrivederci a settimana prossima. La primavera ci sarà!

IO PURE.

GRAZIE