La vera felicità costa poco; se è cara non è di buona qualità”

F-R de Chateaubriand

A me, personalmente, una mappa fa venire in mente quella del tesoro. Avete presente le favole con i pirati e gli scrigni pieni zeppi di monete d’oro? Ecco una cosa del genere. La mappa è una pergamena che, fra disegni, piccoli rompicapo e tracciati di percorsi “magici”, porta alla meta: il tesoro tanto ambito! Ma raggiungerlo non è così semplice; solo i più astuti riescono e decodificare gli enigmi e i trabocchetti posti come indicazioni e, a volte, il tesoro è introvabile.

Metaforicamente questo ha un senso: il tesoro (che simboleggia il successo o, se volete, la felicità) non arriva a caso e non è da tutti (o, meglio, lo sarebbe ma non tutti sono attrezzati per raggiungerlo). Se, passo dopo passo, non acquisti consapevolezza, non puoi trovare ciò che cerchi e, soprattutto, non puoi goderne.

Sulla scorta di tali rimandi mentali ho dato questo nome al mio studio: la mappa del dimagrimento. Mi piace pensare all’immediatezza che suscita e al fatto che proponga, da subito, un percorso ossia iniziare un “cammino che tende a”.

Ammetto che, a battesimo, ossia quando effettivamente è nato il progetto, il nome era “mappa del benessere” ma, ascoltando ed osservando le persone, ho capito che, per la maggior parte, il tesoro da promettere era ed è dimagrire. Naturalmente dimagrire, se c’è sovrappeso anche lieve, coincide con il benessere ma dopo anni di lavoro nel settore marketing di aziende farmaceutiche, ho capito che il linguaggio e il “peso delle parole” hanno un valore enorme nella comunicazione; dunque fare i puristi, qui, è controproducente. Integralista è, invece, il motivo che mi ha portato a costruire la mappa: in uno scenario nazionale (ma pure mondiale) dove la vera pandemia è il sovrappeso e le patologie ad esso correlate, è doverosa un’azione congiunta degli operatori del benessere per guidare le masse e dire (per davvero!) cosa fa bene e cosa no. Un po’ piccata, dico basta alla disinformazione in ambito sanitario: troppe improvvisazioni, troppe “diete farlocche”, troppe scorciatoie per “essere belli” pericolose; troppe false promesse. Sarò anacronistica ma NON SI PUO’ disporre delle aspettative e delle vite altrui con leggerezza. Senza giudizio e senza puntare il dito, dico che è facile cedere all’idea del “tutto subito con facilità” attraverso metodi poco ortodossi o, ancora, speculare e trattare tutti allo stesso modo con le “diete generiche”, quelle che vanno bene per ogni tipologia umana e che, ora, in estate, si piazzano in prima linea nelle pubblicità, nei media e nei passaparola. E, come ogni anno, il problema rimane: il sovrappeso aumenta e “se la ride” dei falsi programmi.

Grazie per lo sfogo; ora partiamo dall’inizio, il mio punto di partenza, il mio contributo e pensiero “fuori dal coro”.

Il primo capitolo della mia MAPPA ha un titolo che piace a tutti: IL CIBO.

Ci sono quattro tipi di cibo che ogni persona consuma ogni giorno; nel buddhismo li chiamano i Quattro Nutrienti (io cibo globale) e sono:

  • il cibo commestibile

  • le impressioni sensoriali

  • la volizione

  • la coscienza sia individuale che collettiva

Il cibo commestibile sappiamo cos’è e, per molti, è un pensiero fisso. Poca attenzione, invece, prestiamo alle impressioni sensoriali che ci coinvolgono e influenzano parecchio. Sono tutti quei messaggi emotivi che ci arrivano attraverso gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua, il corpo e la mente. Questo tipo di cibo comprende ciò che sentiamo, leggiamo, odoriamo, tocchiamo. Seppur privi di valore nutrizionale in senso stretto, tali stimoli sono vere informazioni ed idee che consumiamo ogni giorno ed entrano, depositandosi, nella coscienza.

La terza fonte di nutrimento è la volizione intesa come volontà, preoccupazione, desiderio. E’ da considerarsi anch’esso un cibo in quanto “nutre” le nostre decisioni, azioni e movimenti che potremmo riassumere come le intenzioni che ci muovono verso qualcosa o qualcuno.

E poi c’è la coscienza sia individuale che collettiva. La prima è il modo in cui la mente nutre sé stessa esprimendosi in pensieri ed azioni; la seconda, la coscienza collettiva, è la somma delle singole coscienze ed influisce su di te, sulle scelte che fai nei confronti della comunità in cui vivi e nei confronti del tutto.

Ciascuno di questi quattro nutrienti, in maniera diversa, ti profilano come essere umano sia dal punto di vista fisico che mentale che animico. Sono e diventano il tuo corpo, le tue scelte, il tuo lavoro, l’amore, l’amicizia, le attenzioni che dai e ricevi; sono ciò che attiri o respingi, sono quello che eri, che sei e che diventerai. Sono il complesso circuito di organi, risposte metaboliche, predisposizioni, inclinazioni, forze e debolezze che ti hanno portato fino a qui e fatto diventare quello che sei ora. Fisicamente, magro o sovrappeso o normolineo, emotivamente, equilibrato o confuso, energeticamente, carico o svuotato.

La prima informazione che offre la mappa è l’identificazione del “cibo globale” (ossia tutti e Quattro i Nutrimenti) che ogni singolo assume in ogni istante attraverso i sensi e grazie al quale è possibile stabilire la qualità/quantità di energia assorbita, anche quella di trama sottile, impercettibile ma capace di insinuarsi anche negli spazi più piccoli. Tutto entra nel tessuto umano e diventa te, me, noi. Serve saperlo o almeno esserne consapevoli per circoscrivere l’itinerario preciso per te, me, noi. Sì perché il “cibo globale” può essere salutare o no, nutriente o tossico, salvifico oppure fatale. Serve sapere e per sapere ci vuole informazione, vera. Secondo l’enciclopedia Treccani il significato di informazione è: ”notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere” . La “mappa del dimagrimento” chiede, come primo step per arrivare alla meta-tesoro, la conoscenza, più o meno esatta, del “cibo globale” assunto e, credetemi, non è poca cosa ma senza proprio non si può fare; non si arriva al tesoro. “Sapere è potere” ed io vi porto con me verso quello che ho scoperto.

La mappa inizia a svelarsi; la prossima settimana vi scrivo come interpretare e scegliere i bocconi migliori!

NON MANCATE! VI ASPETTO

IO CI SARO’

GRAZIE