Un solo piccolo pensiero positivo al mattino può cambiare la giornata”

D. Lama

Grazie lettori conosciuti e no: avete accolto la mia proposta di rispondere alla traccia – questionario proposto nell’articolo precedente e, davvero, mi avete dato spunto per scrivere questo di articolo.

Scrivendo della prima tappa della mappa del dimagrimento, ho indicato cosa fare e non fare pensando e descrivendo il proprio corpo, il proprio rapporto con il cibo e altre circostanze che ci toccano da vicino.

Le vostre impressioni e risposte sono arrivate in via privata e alcune in forma anonima: lo capisco, lo accetto e mi piace; conta esserci anche senza dichiarare le generalità. Grazie, anche per avermi dato la possibilità di citarvi (rispettando l’anonimato).

Tirando le somme delle vostre e dei mie pazienti risposte emerge, oggi più di ieri, il ruolo principe della mente sui comportamenti alimentari e, anche, sulla chance di dimagrire.

Questo è noto da tempo ma, la mappa che ho costruito ha individuato punti precisi da considerare e su cui riflettere attentamente. Infondo, l’obiettivo è fornire uno strumento valido per “il genere umano” cioè utile per la maggior parte delle persone. E cosa desidera la stragrande maggioranza? Stare bene. Ma, in sostanza, cosa significa stare bene? Significa “non avere patologie ed essere appagati dalla proprio vita personale e lavorativa”.

Questo quadro prospettico tanto anelato è il risultato di quello che abbiamo conquistato vivendo e di quello che percepiamo e pensiamo ogni istante di noi stessi e del nostro contorno. Attenzione però, talora la percezione ruba la scena al tangibile (quello che è realmente, quello che sei diventato e quello che hai) e può cambiare, a tratti stravolgere, il senso di benessere magari già conquistato.

Questo ho notato lavorando con i miei pazienti e questo è emerso in parecchie vostre risposte. E tutto ha un senso così come ha una risposta e una soluzione.

Io vi dico: il “bruciagrassi” più potente è la mente!

Quello che riesce a pensare, a formulare, ad immaginare a “vivere” attraverso i circuiti neuronali e le “stanze delle esperienze sensoriali” costruisce il reale personale, ossia quello che, per ciascuno di noi, è la realtà. Alla base dei successi sulla bilancia c’è un cambiamento di atteggiamento mentale; alla base di una giornata (e dell’intera vita) spesa bene c’è una mente “allenata” alla soddisfazione e alla ricerca della felicità.

Ecco qua il punto, il nodo centrale di ogni quesito, di ogni dieta, di ogni scelta o percorso che siamo chiamati a fare. Da qui si inizia e da qui termina il “cammino verso il benessere” di ognuno. Anche se non ne abbiamo voglia, anche se sarebbe certamente più comodo percorrere vie più veloci e comode; ma non si può. O, meglio, si può ma i risultati sono dei déjà vu con i loro sapori amari “ho provato, ho già fatto, ho investito ma non ho ottenuto nulla; anzi!”. Spesso usiamo le esperienze pregresse, fallimentari, come alibi (tocca riconoscerlo) per non fare più nulla, per arrenderci e adagiarci, alimentando il pensiero negativo verso quello che potremmo ottenere, invece, impegnandoci con forze rinnovate e con gli strumenti corretti.

Siamo così, essere fragili ed un po’ pigri, la mente tende a “risparmiare energie” riproponendo sempre gli stessi schemi che, falsamente, ci fanno sentire al sicuro. Per contro, siamo anche esploratori, “piccoli geni” capaci di illuminazioni estemporanee che, grazie al Cielo, ci danno direzione ed inversione di marcia.

Senza fare troppa fatica, si possono usare delle strategie per ingannare amorevolmente il cervello schivo e restio al cambiamento; piccole spinte gentili che, senza strattoni, conducono verso nuove rivelazioni e consapevolezze.

Quello che voglio proporvi oggi è proprio questo leggero ma inesorabile cambiamento verso l’azione e l’educazione mentale a favore del benessere e/o del dimagrimento.

Il CIBO SENSORIALE di cui vi parlavo è il protagonista da tenere d’occhio da SUBITO. Per cibo sensoriale intendo tutto quelle informazioni, stimoli, rimandi, parole, immagini, suoni che entrano nel tuo dentro. Intendo quello che leggi, ascolti, osservi, archivi o lasci andare ai tuoi sensi (vista, udito, tatto, gusto). Sia che si tratti di cibo o di letture o canzoni o conversazioni tutto si deposita e lavora nella mente, nel corpo, scatenando emozioni e sensazioni che possono farci stare bene o no.

I nostri sensi sono le finestre sul mondo esterno. Molti di noi lasciano le loro finestre sempre aperte, permettendo alle visione e ai suoni del mondo di invaderci, penetrare in noi e accrescere il disturbo, la sofferenza. Per contro, una selezione accurata, pensata, consapevole può rimuovere isole di disagio, grumi di sofferenza, vecchie e false credenze che affossano e non fanno crescere. Tutto sta a selezionare le informazioni sensoriali in entrata ed alimentare, nutrire, coltivare quelle che ci fanno stare bene; fare attecchire i semi giusti e rinsecchire quelli infestanti.

Come te ne accorgi? Semplice: ascolta e senti come stai, come risuonano gli stimoli che ti arrivano. Setaccia a trama stretta i video e i programmi che segui (ti mettono a disagio? Ti fanno innervosire? Ti mettono a confronto con modelli imposti dalle mode e a desiderare di essere quello che non sei? Se sì, lascia perdere!), le conversazioni che fai o ascolti (lamentele? Recriminazioni? Futilità che ti annoiano? Se sì, mollale!), le letture a cui sei abituato o ti propongono (sono sempre le stesse? Ti ricordano ciò che non hai e ti ingannano facendoti sognare ciò che gli altri sognano? Deprimono e disattendono le tue aspettative? Se sì, chiudi il libro o il giornale o la pagina web e cambia lettura. Subito, non dopo avere letto tutto).

Sembra scontato fare tutto questo ma non lo è per nulla: siamo preda degli automatismi; spesso di quelli che nuocciono.

Allora prova. Anche questa volta ti chiedo: prova! Apri occhi e orecchie e guarda e ascolta quello che ogni giorno ti arriva, che ogni giorno ti nutre. La parola d’ordine è: mi piace o non mi piace! Facile, anzi, elementare. Anche per i più pigri e conservatori.

Vedrai, arriverai presto e decidere quale cibo globale ti piace per davvero e quale sa fare quella magia che insegui da tempo…

Restate con me. La settimana prossima si va avanti con la scoperta del piacere!

VI ASPETTO

IO CI SARO’

GRAZIE