Cogli l’occasione delle feste per respirare profondamente e lasciare andare quello che ti appesantisce. Goditi il tempo e la buona compagnia, sii grato e presente al cibo che mangi e mangerai con calma, gusto, soddisfazione.

Il mio personale pensiero per te ha il sapore buono dei piatti pensati per il corpo, la mente ed il cuore. Spero che ti piacciano e ti siano di ispirazione per la tua tavola.

Quest’anno il regalo più grande che puoi fare a te e a tutto il pianeta è l’accortezza a non sprecare, a non buttare il cibo. Presta attenzione ai tuoi acquisti e alle quantità di quanto cucini. Non privarti ma non esagerare: fa male a te, alla Madre Terra e a tutti gli abitanti del pianeta.

Ti aiuto io: oltre al menù di Natale, ti suggerisco come riciclare gli avanzi per creare altri piatti ricchi e gustosi. E se avanzano anche quelli non buttare, regala!.

Il cibo offerto è il più elevato atto di Amore.

Grazie

Valentina

MENU’ NATALIZIO 2021

Fonte di ispirazione: “Smartfood” IEO (Istituto Europeo di Oncologia)

ANTIPASTO

Protagonisti di questo piatto sono i legumi, fonte preziosa di proteine vegetali, fibre, vitamine e sali minerali. Si abbinano bene sia ai primi piatti (per esempio pasta e fagioli o nelle zuppe e minestroni) che ai secondi (benissimo con il pesce). Sono validi anche come contorni e come base per creme nutrienti (hummus) e torte salate (farinata di ceci). Consumali più spesso!

Crema di ceci e vongole (per 6 persone)

200 g di ceci secchi, 1 sacchetto piccolo di vongole, aglio, peperoncino, peperone rosso secco,½ bicchiere di vino bianco secco, un paio di foglie di alloro, prezzemolo, erba cipollina, 1 pizzico di sale e pepe, olio extra-vergine d’oliva

Sciacquare i ceci secchi sotto l’acqua corrente e tenerli a bagno per 12 ore in abbondante acqua con un pizzico di bicarbonato. Cambiare l’acqua almeno una volta, meglio due. Trascorso il tempo di ammollo, eliminare l’acqua, sciacquare i ceci e metterli in una pentola capiente con abbondante acqua e un paio di foglie d’alloro. Cuocere per il tempo indicato sulla confezione, oppure utilizzare la pentola a pressione per ridurre i tempi. Una volta cotti, scolare i ceci e tenere da parte una tazza grande dell’acqua di cottura. Eliminare la sabbia dalla vongole sciacquandole bene una prima volta sotto l’acqua corrente e poi tenendole a bagno (in un recipiente o nel lavello) con un paio di cucchiai di sale grosso per circa 20 minuti. Poi risciacquare più volte cercando di strofinarle l’una con l’altra senza fare troppa pressione per evitare di rompere i gusci. Quando dall’acqua di scolatura non si percepiranno più i granuli di sabbia, sciacquare un’ultima volta ed eliminare le vongole aperte e quelle con i gusci rotti. Per aprire le vongole scaldare in una padella ampia dell’olio extra vergine d’oliva insieme a un paio di spicchi d’aglio interi, qualche cucchiaio di prezzemolo tritato, del peperoncino e del peperone rosso secco tritato. Prima che inizi a soffriggere aggiungere le vongole, far andare per qualche minuto, poi aggiungere ½ bicchiere di vino bianco secco. Dopo qualche minuto, coprire con un coperchio e di tanto in tanto girare. Quando si saranno aperti tutti i gusci spegnere il fuoco e spostare la padella dalla fonte di calore per evitare che continuino a cuocere, eliminare l’aglio e aggiungere, se gradito, del pepe. Assaggiare il sughetto per verificarne la salinità in modo da regolarsi sul sale da aggiungere successivamente alla crema di ceci. Filtrare il sughetto con un canovaccio pulito e tenerlo da parte in una ciotola. Sgusciare la maggior parte delle vongole, rimettendole in padella e tenendone da parte una ventina con il guscio. Con un robot da cucina frullare i ceci cotti con il sughetto di cottura delle vongole, uno o due cucchiai di olio extravergine d’oliva e aggiustare, se necessario, di sale e pepe. Bisogna ottenere una crema liscia e morbida non eccessivamente densa, quindi, se necessario, aggiungere altro liquido utilizzando quello di cottura dei ceci. A questo punto scaldare le vongole e procedere all’impiattamento. Versare in ciotoline o fondine la crema di ceci sul fondo e sistemare sopra le vongole sgusciate e 4-5 con il guscio. Guarnire con un filo d’olio ed erba cipollina. Per dare maggiore croccantezza al piatto si può aggiungere una fetta di pane integrale tagliato molto sottile, tostato in forno e aromatizzato con aglio strusciato.

PRIMO PIATTO

LASAGNE! E’ il piatto tipico della nostra tradizione e non può certo mancare. Ti propongo una versione inedita, originale, colorata e sana. Sarà gradita anche dai vegetariani ed è perfetta per chi è attento al gusto ma anche alla salute: gli ingredienti proposti sono calibrati in termini di carboidrati, proteine, lipidi e fibre. La presenza del radicchio rende questo piatto amico del cuore grazie alla presenza di antocianine ossia fitocomposti protettivi del sistema cardiovascolare.

Lasagne integrali con crema di castagne e radicchio (per 6 persone)

250 g di pasta per lasagne integrale, 1 kg di castagne, 800 g di radicchio, 500 ml di latte vegetale (di riso o soia senza zucchero), 125 g di formaggio di capra o pecora, 80 g di scalogno, 30 ml di vino bianco, olio extravergine, 1 pizzico di sale e pepe, noce moscata

Ponete le castagne in una pentola, ricopritele con acqua e fatele bollire per circa 40 minuti. Nel frattempo sfogliate il radicchio, rimuovete la parte più dura del gambo, lavatelo e tagliate foglie a listarelle di circa 1 cm. Sbucciate lo scalogno e tritatelo finemente, poi fatelo appassire in una padella con un filo di olio extravergine di oliva per 10 minuti. Unite il radicchio allo scalogno, aggiungete sale e pepe, poi sfumate con del vino bianco e proseguite la cottura per pochi minuti. Una volta passati 40 minuti scolate le castagne, sbucciatele e frullatele. Mettete il latte in una pentola, aggiungete sale e noce moscata e portatelo a ebollizione, a questo punto unite le castagne frullate e proseguite la cottura per 6-7 minuti continuando a mescolare, finché la crema non si sarà addensata. Tagliate in piccoli pezzetti il formaggio. Prendete una teglia 20×30 cm, spalmate sul fondo la crema di castagne e posizionateci sopra le prime sfoglie di pasta integrale. Spalmate la crema di castagne sulle sfoglie e aggiungeteci del radicchio e un po’ di formaggio, a questo punto posizionate altre sfoglie e ripetete il processo fino ad arrivare all’ultimo strato, che andrà anch’esso condito. Cuocete le lasagne in forno statico preriscaldato a 220°C per 20 minuti. Sfornate le lasagne e servitele.

SECONDO PIATTO

La carne bianca è una fonte di proteine e presenta un contenuto lipidico inferiore rispetto ad alcuni tagli di carne rossa. La porzione, a persona, suggerita è di circa 100 g. E’ bene tuttavia non esagerare con il consumo di carne nella settimana: evidenze scientifiche suggeriscono di alternare con altre proteine altrettanto nobili, come i legumi, il pesce e le uova.

arrosto di tacchino alle prugne (per 4 persone)

400 g di fesa di tacchino in un solo pezzo, 4 prugne secche denocciolate, ½ bicchiere di vino rosso corposo, ½ bicchiere di brodo vegetale, 1 rametto di rosmarino fresco (o secco), 1 spicchio di aglio, 4 bacche di ginepro, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 pizzico di sale e pepe nero q.b

Mettete le prugne a bagno nel vino rosso per circa 20 minuti. Nel frattempo, con un coltello sottile praticate un foro centrale che attraversi tutto l’arrosto, nel senso della lunghezza. Sgocciolate le prugne e infilatele nel foro una a una, spingendole in modo da riempirlo tutto. Legate l’arrosto con l’apposito spago e stringete bene la parte iniziale, dove c’è l’apertura. Cospargete la superficie esterna con un pizzico di sale e uno di pepe. Scaldate un tegame antiaderente non molto più grande del pezzo di carne e, senza aggiungere alcun condimento, fate dorare la fesa a fuoco vivace su tutti i lati, voltandola delicatamente e facendo attenzione a non bucarla. Occorreranno in tutto 5-6 minuti. Una volta completata l’operazione, versate nella casseruola il vino, 1 cucchiaio di olio e fate bollire qualche minuto, in modo che l’alcol evapori. Aggiungete qualche cucchiaiata di brodo vegetale, lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato, il rametto di rosmarino e le bacche di ginepro schiacciate. Fate cuocere l’arrosto con il coperchio, a fuoco basso, per circa 40 minuti, voltandolo ogni 10 minuti e aggiungendo altro brodo, se necessario. A fine cottura prelevate il pezzo di carne, avvolgetelo in un foglio di alluminio e lasciatelo riposare per 10-15 minuti. Filtrate il fondo di cottura e fatelo addensare qualche minuto sul fuoco. Se dovesse risultare troppo liquido addensatelo così: stemperate ½ cucchiaino di farina integrale con poca acqua fredda, versatelo nel sughetto in ebollizione e mescolate subito velocemente, facendo bollire qualche secondo. Togliete dal fuoco e aggiungete l’olio rimasto. Ora affettate l’arrosto e servitelo con la salsina.

IN ALTERNATIVA:

PESCE! E’ un’ottima fonte di proteine e grassi “buoni”: la porzione, a persona, consigliata è di circa 150 grammi e andrebbe consumato 2-3 volte a settimana. In questa ricetta trovi mandorle e i semi di finocchio che permettono di dare sapore al piatto limitando l’aggiunta di sale e, insieme al pangrattato integrale, al prezzemolo, ai piselli, contribuiscono a fornire fibra e sali minerali.

Merluzzo gratinato al forno con mandorle tritate e finocchietto su crema di piselli (per 4 persone)

600 g di filetti di merluzzo, 150 g di pangrattato integrale, 30 g di mandorle tritate, 15 g di semi di finocchietto, 2 acciughe sotto sale, un mazzetto di prezzemolo, succo di un limone, 300 g di piselli, olio extravergine di oliva, pepe

Dissalate le acciughe e tagliate il filetto di merluzzo in pezzi regolari. Scaldate in un padellino antiaderente due cucchiai d’olio e stemperatevi le acciughe. Lavate il prezzemolo e tritatelo. Tritate anche le mandorle grossolanamente. Scaldate 4 cucchiai di olio in una padella, dopo unite il pangrattato integrale e tostatelo, a questo punto aggiungete le acciughe ormai sciolte, le mandorle tritate, i semi di finocchietto e il prezzemolo. Cospargete il mix ottenuto sul merluzzo e disponetelo in una teglia unta con poco olio, infine bagnate con succo di limone e cuocete in forno a 180°C per 15 minuti. Intanto sbollentate i piselli in acqua e successivamente frullateli aggiungendo dell’olio extravergine di oliva e pepe a piacimento. Sfornate il merluzzo e servitelo adagiandolo sulla crema di piselli.

CONTORNO: è tempo di carciofi!

I carciofi si distinguono per il contenuto di fibra preziosa per l’intestino: una porzione soddisfa circa la metà del quantitativo giornaliero raccomandato. Per di più ne contengono una particolare tipologia: l’inulina. Questa raggiunge inalterata il colon e viene utilizzata dai microrganismi che lo abitano. I batteri buoni che si nutrono di questa fibra, producono sostanze che svolgono un ruolo positivo per tutto il nostro organismo . Inoltre, i carciofi sono un’ottima fonte di due importanti sali minerali: calcio e ferro. Hanno anche un effetto benefico a livello epatico. Consigliatissimi!

Carciofi in tegame (per 6 persone)

8 carciofi, 2 spicchi d’aglio, 1 ciuffetto di prezzemolo, 1 limone, 1 bicchiere di brodo vegetale, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 pizzico di sale e pepe.

Mondate i carciofi, eliminando le foglie esterne e pulendo il gambo. Spuntateli, apriteli e, se hanno peluria all’interno, eliminatela. Strofinateli con il limone, tagliateli in quattro parti e sistemateli in un tegame con l’aglio e il prezzemolo, tritati grossolanamente, l’olio e una piccola quantità di brodo vegetale. Salate, coprite con il coperchio e mettete il tegame sul fuoco con la fiamma al minimo .Cuocete per un quarto d’ora aggiungendo, se necessario, un po’ di brodo vegetale per evitare che i carciofi attacchino. All’ultimo minuto aggiungete il prezzemolo tritato. A fine cottura dovranno risultare teneri ma non spappolati

DOLCE

A Natale si sa, il principe dei dolci è il panettone o, in alternativa, il pandoro. Sono entrambi deliziosi ma anche molto calorici perché ricchi di zucchero e grassi.

Un consiglio? Non mangiare il dolce dopo il pasto. Il pranzo di Natale sarà molto più ricco del solito, tu sarai sazio e non te lo gusterai appieno. Fai così: conserva la tua fetta e mangiala a colazione il giorno dopo. Ti darà maggiore soddisfazione e potrai contenere i “danni” da eccesso di cibo nei giorni di festa. Lo sgarro a colazione fa ingrassare molto meno di quello serale!

Per addolcirti durante le feste ti propongo questi deliziosi biscottini, una variante della specialità dolciaria umbra con le mandorle. Le mandorle sono un’ottima fonte di grassi buoni, vitamine (in particolare la vitamina E) e fibra alimentare. Questa variante dei tozzetti, biscotti tipici umbri, può essere consumata anche da chi deve seguire una dieta senza glutine. Il riso, infatti, non presenta le frazioni proteiche che provocano i sintomi della celiachia.

Tozzetti con farina di castagne (per 8 persone)

150 g di farina di riso integrale, 100 g farina di castagne, 50 g di farina di mandorle, 100 g di mandorle con la pelle, 50 g di zucchero di canna grezzo, 1 bustina di lievito per dolci, 2 uova intere, 1 tazzina di olio extravergine d’oliva, 1 bustina di vanillina, 10 g di semi di anice, buccia di limone non trattato

Amalgamare in un contenitore le uova, lo zucchero, l’olio extravergine d’oliva e i semi di anice. Successivamente aggiungere la vanillina, la buccia di limone grattugiata e le mandorle intere. Su un piano di lavoro creare con la farina di riso, di castagne e di mandorle una fontana e distribuire il lievito alle sue estremità. Un po’ alla volta, versare il composto precedentemente preparato all’interno della fontana ed impastare. Dividere l’impasto in parti uguali e lavorare ogni parte fino a creare delle strisce della stessa lunghezza e dello stesso spessore così da garantirne una cottura omogenea. Adagiare le strisce su una placca da forno, precedentemente ricoperte con la carta da forno. Cuocere a 170°C per 25 minuti. Una volta cotte le strisce lasciarle leggermente raffreddare e procedere poi a tagliarle diagonalmente per creare la forma tipica dei tozzetti. Posizionarli nuovamente in forno in senso orizzontale, per la cottura della parte laterale, per circa dieci minuti alla stessa temperatura.

ORA FERMATI.

PRIMA DI ORGANIZZARE PRANZI, CENE, CENONI E PURE I REGALI PER I TUOI CARI RIFLETTI SU QUESTO:

sono 1.6 miliardi le tonnellate di cibo che vengono sprecate ogni anno (dati Fao); un terzo della produzione alimentare globale.

Gli sprechi alimentari sono responsabili delle emissioni di gas serra, della dispersione di acqua potabile, di milioni di ettari di terreno coltivabile utilizzati per nulla; per il cibo buttato.

Nei Paesi ad alto reddito, come l’Italia, il grosso dello spreco è causato dai consumatori e dai commercianti di cibo; la restante parte da insufficienti tecnologie anti-spreco. Il cibo buttato a livello dei consumatori/commercianti comporta una perdita di tutta l’energia (fossile) e delle emissioni di gas serra utilizzate nelle fasi precedenti e fa sì che, a parità di prodotto sprecato, è nelle ultime fasi della catena alimentare che avvengono i danni maggiori.

LO SAI CHE?

La maggior parte di cibo del cibo buttato è dovuto a:

  • interpretazione errata delle diciture “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumarsi entro” riportate nelle etichette. I consumatori preferiscono scegliere i prodotti alimentari con maggior vita residua, aumentando la quantità di merce invenduta e, di conseguenza, lo spreco di cibo che altrimenti sarebbe stato commestibile. Se lo cucini nel breve, compra cibo prossimo alla scadenza: NON E’ AVARIATO e puoi mangiarlo anche qualche giorno dopo della data indicata

  • inadeguata gestione e preparazione del cibo: si compra troppo e si cucina troppo. Il cibo scade in frigorifero e le porzioni in eccesso, spesso, vengono gettate

  • scarsa consapevolezza degli impatti economici e ambientali degli sprechi che ognuno produce. Questo vuol dire che il pensiero/gesto di buttare il cibo avviene con leggerezza e non per cattiveria: si è inconsapevoli dell’importanza e del ruolo di ciascun membro della popolazione

  • conoscenza limitata dei metodi per consumare in modo più efficiente e ridurre gli sprechi (ad esempio, come utilizzare in modo alternativo gli avanzi dei pasti o come creare piatti con gli ingredienti disponibili)

IN ITALIA

Guardando in casa nostra, posso dirvi che stiamo migliorando ma siamo chiamati a fare di più: insieme, consapevoli e presenti, siamo forti e spesso da esempio. Soprattutto nell’ultimo anno abbiamo ridotto gli sprechi anche grazie a campagne di sensibilizzazione: “Spreco Zero” promossa dal Ministero dell’Ambiente, ha implementato la nostra voglia di di essere virtuosi, di non delegare agli altri una responsabilità verso il cibo che è di tutti e, piano piano, abbiamo buttato di meno. Ma non basta; a mio avviso serve essere ancora più virali, dirci e dire agli altri di stare ancora più attenti e annoverare la cura del cibo tra le nostre priorità perché, se ci pensi bene, lo è!

Cibo Sacro, cibo Vita, cibo Amore sono rimandi che danzano nella testa e nella pancia di tutti gli esseri viventi; nessuno escluso. Non c’è elemento più importante che ci spinge verso ed attraverso la Vita. Tutti lo sanno, forse non a livello conscio, ma lo sanno. Il cibo è Vita, Piacere, Gioia, Godimento. Buttarlo è uno spregio sempre! Soprattutto nei confronti di chi non ne ha.

Allora in questo Natale 2021 così incerto e ricco di contraddizioni, lasciati andare ai momenti belli MA NON BUTTARE!. Oggi, domani e negli anni a venire NON BUTTARE. Ti sentirai meglio, farai stare meglio gli altri, il pianeta e, chissà, magari quello che avanzi tu sarà una leccornia per chi ha lo stomaco vuoto da troppo tempo.

Ed ora, piccoli spunti di ricette per riutilizzare il cibo avanzato.

BUON APPETITO…CONSAPEVOLE!

TRA I VARI ALIMENTI SPESSO AVANZATI REGNA IL PANE, SIMBOLO DELLA VITA E DELLA CONDIVISIONE.

BUTTARLO E’ UN VERO PECCATO. OLTRE A RICAVARE IL PANGRATTATO E UN BUON MANGIME PER GLI UCCELLINI, CON GLI AVANZI, FAI COSI’:

POLPETTE DI PANE IN BRODO (per 2 persone)

150 g di pane integrale raffermo, 20 g di pecorino grattugiato, 2 uova, prezzemolo, latte vegetale, brodo vegetale, 1 pizzico di sale e di pepe macinato

Lavate, asciugate e tritate il prezzemolo. Fate a fette il pane ed eliminate la crosta, mettete la mollica in una ciotola ed ammollatela con un po’ di latte. Lasciate riposare per qualche minuto, strizzate bene ed eliminate il latte in eccesso. Aggiungete il formaggio grattugiato, il prezzemolo tritato, l’uovo, il sale ed il pepe e lavorate con le mani il tutto. Lasciate riposare il composto in frigorifero per circa mezz’ora. Nel frattempo preparate il brodo vegetale. Trascorsa la mezz’ora, tirate fuori dal frigo l’impasto e formate le polpette fino a finire tutto il composto. Aggiungete le polpette di pane nel brodo in ebollizione e quando iniziano a salire a galla, sono pronte. Impiattate subito, servite calde.

PANZANELLA (per 4 persone). Piatto estivo

400 g di pane integrale raffermo, 3 cucchiai di aceto di vino bianco, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 cipolla rossa di tropea (o 2 cipollotti freschi), 2 cetrioli, 1 pizzico di sale e pepe,10 foglie di basilico, 4 pomodori sodi e maturi

Tagliate il pane a fette non troppo sottili e mettetelo in ammollo per 20 minuti in contenitore con acqua fredda e 2 cucchiai di aceto. Strizzatelo bene, sbriciolatelo in una insalatiera, unite i cetrioli puliti e tagliati a rondelle non troppo spesse, i pomodori privati dei semi interni e tagliati a spicchi, la cipolla tagliata a rondelle sottili (meglio se rossa altrimenti cipollotti freschi), l’olio, 1 cucchiaio di aceto, sale e pepe macinato fresco e il basilico sminuzzato grossolanamente. Conservate la panzanella in frigorifero fino al momento di gustarla.

Consiglio. Si può diminuire la dose dell’aceto se si vuole ottenere una preparazione più delicata. In alcune zone della Toscana si aggiunge alla panzanella classica (sopra descritta) tonno sott’olio, sedano, capperi, filetti di acciughe.

PIZZA DI PANE (per 4 persone)

300 g di pane integrale raffermo, 200 g di acqua, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 70 g di formaggio di capra o pecora, 100 g di passata di pomodoro, 1 pizzico di salee pepe, basilico.

Preriscalda il forno a 220°. Taglia il pane a pezzi non troppo piccoli e ponilo in una ciotola. Unisci un cucchiaio e mezzo di olio, sale, pepe, inizia ad impastare aggiungendo pochissima acqua per volta, dovrai ottenere un composto omogeneo, non troppo bagnato. Aggiungi l’acqua poco per volta e aggiungila tutta solo se necessaria (dipenderà dalla tipologia di pane usato e da quanto è raffermo). Cospargi una teglia da pizza da almeno 26-28 cm con mezzo cucchiaio di olio. Distribuisci ora il composto di pane sulla teglia, in modo da creare un composto omogeneo. Inforna per circa 15 minuti, quando la base della pizza sarà asciutta e leggermente dorata sui bordi, estraila dal forno. Condisci la passata di pomodoro con una presa di sale, pepe e i due cucchiaini di olio. Cospargi la passata di pomodoro sulla pizza di pane, poni di nuovo in forno per 5 minuti. Nel frattempo, taglia il formaggio a pezzetti. Estrai la pizza dal forno e distribuisci il formaggio sullo strato di passata, inforna ancora per 5 minuti. Se desiderate che sia croccante, impostate il forno in modalità ventilata. Condite con foglie di basilico fresco e servite ben calda

IL CAFFE’: UNA MERAVIGLIA INESAURIBILE

Ci dona carica, energia, risveglio, pausa; piacere intenso. Quello che rimane, i fondi del caffè, può essere riutilizzato e trasformato in un valido aiuto in casa, per la bellezza e la cura del corpo e anche come concime.

Ecco qualche esempio da copiare:

Profumatore per ambienti e cassetti. Fate asciugare bene il caffè, e chiudetene un po’ in un fazzoletto di cotone: basterà questo a profumare delicatamente cassetti e scarpiere

Profumatore per frigorifero. Il caffè macinato dentro una ciotolina e posizionato in frigorifero assorbe gli odori forti (aglio, formaggi, eccetera)

Profumatore per automobile. Il profumatore per auto dev’essere di dimensioni ridotte, quasi invisibile: usate la punta di un paio di vecchi collant e riempitele di caffè ben asciutto. Legate per bene e affrancatelo in auto, dove preferite

Scrub di bellezza per il corpo. Se miscelate caffè macinato e olio di cocco, otterrete un magnifico e profumato scrub esfoliante per tutto il corpo. Applicatelo sulla pelle umida, quindi sciacquate abbondantemente con acqua fresca

Riflessante per i capelli. Se non amate le tinte ma usate maschere o hennè per capelli scuri, vi basterà aggiungere alla miscela una piccola dose di caffè e fare così l’impacco ai capelli: alla lunga, noterete un intensificarsi di sfumature brune.

Come concime per i fiori Un po’ di caffè sia in superficie che in profondità nella terra dei fiori li farà crescere rigogliosi. I fiori più adatti per questo “concime” sono quelli che prediligono i terreni acidi come rose, camelie, rododendri.

Per tenere lontani gli insetti Il caffè ha il potere di tenere lontani gli insetti come formiche e, pare, sia un valido aiuto anche contro le cimici. Cospargetene un po’ nelle aree più infestate, soprattutto dove ci sono passaggi o spifferi

Ingrediente magico del pediluvio. Date ristoro ai vostri piedi spesso a fine giornata: riempite una bacinella con acqua calda ma non bollente, aggiungete in abbondanza fondi di caffè, bicarbonato e sale grosso oltre a una goccia del sapone che preferite. Lasciate in ammollo per circa 20 minuti e godetevi il piacere di piedi rilassati, sgonfi e leggeri

Per marinare carne e pesce o per le cotture in crosta . Il caffè, unito al sale e a qualche aroma (erbe o spezie), si trasforma in un ottimo aromatizzante per le cotture “in crosta” o le marinature. Provate nelle ricette a base di pollo e salmone

Vi auguro di stare bene.

Io sono tornata. Da gennaio tornano le buone news per voi